Un'indagine sui comportamenti sessuali di ragazze e ragazzi nelle università italiane svela come le donne e gli uomini si stiano progressivamente avvicinando nelle scelte e nei desideri, dentro e fuori dalla vita di coppia
Vicini ma
non troppo
Prima della rivoluzione sessuale, il comportamento di uomini e donne nella sessualità era profondamente diverso. Gli uomini erano più orientati al piacere, le donne alla relazione; i primi alla ricerca della varietà, le seconde della stabilità. È possibile riconsiderare la rivoluzione sessuale proprio partendo da questa domanda: riguardo al sesso, uomini e donne, che erano così diversi nei comportamenti, nelle opinioni, ma anche nei copioni socialmente condivisi e consolidati, sono oggi più simili fra di loro?
L’ avvicinamento nei comportamenti sessuali di uomini e donne è iniziato molti anni fa. Ne è un esempio il continuo assottigliarsi della differenza di genere nell’età al primo rapporto sessuale. Dai quattro anni in più per le ragazze tra le coorti di inizio Novecento, si è arrivati ad un solo anno di differenza per quelle nate negli anni Ottanta. Seppure in molti comportamenti le differenze di genere tendano a diminuire, ce ne sono alcuni in cui uomini e donne continuano a non assomigliarsi. Pensiamo, ad esempio, all’utilizzo della pornografia.
Ma quali sono i comportamenti sessuali in cui donne e uomini si avvicinano? Più in dettaglio: sono solo le donne ad adottare comportamenti e opinioni che una volta avremmo considerato tipicamente maschili (come i già citati primi rapporti precoci), o per altri aspetti sono gli uomini ad assumere comportamenti e opinioni che un tempo avremmo definito tipicamente femminili?
SELFY: un’indagine sui comportamenti sessuali dei giovani
Capire queste dinamiche è possibile solo grazie a ricerche approfondite sui comportamenti sessuali. SELFY, Sexual and Emotional LiFe of Youths, è una ricerca organizzata dall’Università di Firenze, Messina e Padova, che si occupa proprio di indagare il comportamento sessuale, le opinioni e la vita affettiva degli studenti universitari ventenni italiani. L’indagine, svolta nel 2017 su 8.500 studenti di ventitré università in tutta la penisola riproducendo un’identica ricerca del 2000, rende possibile un’analisi della variazione dei comportamenti e delle opinioni nel primo scorcio del XXI secolo.
I risultati confermano che c’è un netto cambiamento nelle differenze di genere, sia nei comportamenti che nelle opinioni riguardanti la sessualità. Oltre all’età mediana al primo rapporto sessuale completo che nel 2017 è di 17,9 anni per i ragazzi e 18 per le ragazze, si avvicina anche l’età al primo rapporto sessuale non completo (15,5 anni per gli uomini e 16,5 per le donne), così come l’età di inizio della prima relazione di coppia (16,2 e 15,8 anni). Questa 'mascolinizzazione' dei percorsi di vita sessuale delle ragazze appare con chiarezza anche in altri aspetti, in termini di opinioni generali e di comportamenti al di fuori della relazione di coppia.
Sono in netto calo le studentesse che ritengono sia opportuno per le ragazze arrivare vergini alle nozze, e la loro accettazione del sesso occasionale raddoppia in meno di vent'anni, passando dal 16 al 30%. Inoltre, il numero di partner occasionali delle studentesse è aumentato notevolmente: sono passate dal 13 al 24% le ragazze non vergini che hanno avuto più di tre partner nel corso della vita. Su tutti questi aspetti, oggi le ragazze sono molto più simili agli studenti loro coetanei rispetto a quanto lo fossero nel 2000. Il lato negativo di questo cambiamento è il sensibile incremento – tra i ragazzi, ma soprattutto tra le ragazze – del sesso non protetto con partner occasionali, e di contrarre una malattia sessualmente trasmissibile (cui – a parità di comportamento sessuale – le donne sono più esposte rispetto agli uomini).
Nel 2000 le studentesse che dichiaravano di aver avuto almeno una volta rapporti occasionali senza usare il preservativo erano il 19%, mentre ora sono il 33%, quelle che dichiaravano di aver contratto almeno una malattia venerea erano il 6%, oggi sono il 12% (i giovani uomini passano dal 4 al 7%).
Sarebbe però sbagliato immaginare che la rivoluzione sessuale sia coincisa – essenzialmente – con l’adozione da parte delle giovani donne di modelli di comportamento di tipo maschile. Il risultato forse più interessante di questa ricerca è che – specialmente per quanto riguarda il comportamento di coppia – sono gli uomini ad assumere comportamenti e opinioni tipicamente 'femminili'. Il primo rapporto sessuale di un giovane avviene sempre più spesso con una ragazza della stessa età e all'interno di una relazione di coppia, sempre più raramente con una prostituta o durante un incontro occasionale. Un altro avvicinamento dei maschi ai comportamenti ritenuti tipicamente femminili si riscontra nel fatto che, una volta in coppia, i ragazzi tendono a tradire meno di frequente. Erano il 27% i ragazzi traditori nel 2000, sono il 22% nel 2017. Il rifiuto del tradimento si manifesta anche nelle loro opinioni: prima i ragazzi che dichiaravano accettabile una scappatella maschile erano il 26%, ora sono solo il 18% (anche se ancora lontani dal 3% delle ragazze).
I comportamenti sessuali degli studenti e delle studentesse nel 2000 e nel 2017 (%)
Un tratto di strada verso l’uguaglianza
L’avvicinamento tra uomini e donne nelle opinioni e nei comportamenti non è una caratteristica tipicamente italiana, segue il modello osservato tra i giovani degli altri paesi. Nei paesi nordici e nel Regno Unito, ad esempio, prima che in Italia si è raggiunta la parità di genere nell’età ai primi rapporti sessuali, e in alcuni casi sono le ragazze ad avere – mediamente – la prima esperienza in età più precoce.
Anche l'enfasi sempre più accentuata sulla fedeltà della coppia non è tipica dell’Italia, essendo stata osservata anche in analoghe ricerche svolte dove la rivoluzione sessuale si è dipanata prima rispetto all’Italia (ad esempio nel Regno Unito). Questo importante aspetto attende ancora di essere studiato in modo approfondito, in Italia come altrove, per meglio identificarne cause e conseguenze.
La crescente mancata accettazione del tradimento sessuale potrebbe avere radici lontane, legate al cambiamento di valori portato dalla rivoluzione dell'intimità: l'affetto e l'attrazione reciproca diventano gli elementi fondamentali della coppia.
Se essere coppia è – essenzialmente – una scelta reciproca, il tradimento non può essere facilmente tollerato né perdonato. Il presente (e probabilmente il futuro) non prefigura allora una sorta di sessualità senza vincoli e legami, ancorata solo all'edonismo e all'attrazione fisica. Ciò potrebbe essere parzialmente vero quando si vive da single, ma non sembra esserlo per le stesse persone quando queste decidono di vivere in coppia.
Nei primi anni del XXI secolo gli studenti italiani hanno percorso un tratto di strada verso l’uguaglianza di genere nelle opinioni e nei comportamenti sessuali, un avvicinamento che è andato in entrambe le direzioni: dalle donne verso gli uomini al di fuori della coppia e, viceversa, dagli uomini verso le donne all’interno della coppia.
In generale, però, anche se oggi uomini e donne sono più vicini, siamo ancora ben lontani da una completa convergenza di genere. Abbiamo già citato quanto accade nella pornografia – che interessa quasi solo gli uomini – ma anche per altri aspetti marcate differenze di genere permangono nel 2017: il sesso occasionale è ancora più comune tra i ragazzi (più della metà dei ragazzi hanno avuto almeno un rapporto sessuale occasionale, contro il 28% delle ragazze), che parlano di sesso con gli amici assai più spesso rispetto alle loro coetanee (67% contro il 46% delle studentesse). Anche le differenze di opinione tra maschi e femmine sono profonde: ad esempio, i maschi sono decisamente più favorevoli agli incontri occasionali e al sesso precoce rispetto alle ragazze. Inoltre, la norma sociale che una ragazza single debba evitare il sesso occasionale non è stata ancora decostruita persino nei paesi più avanzati, tantomeno in Italia. Anche per questo la tendenza è chiara: una progressiva deviazione delle ragazze dai ruoli di genere tradizionali, che si riflette nei loro comportamenti sessuali.
Riferimenti
Barbagli M., Dalla Zuanna G. e Garelli F. (2006) La sessualità degli italiani. Bologna, il Mulino.
Dalla-Zuanna G., M. Caltabiano, A. Minello and D. Vignoli (2019) Catching up! The sexual opinions and behaviour of Italian students (2000-2017), DISIA working paper, 2, Università di Firenze.
Articolo pubblicato in contemporanea con Neodemos