Crociate contro la parità, lo spazio delle donne nel lavoro digitale, i costi delle famiglie del ventunesimo secolo. Sono i temi al centro di tre intensi appuntamenti curati da inGenere per la nuova edizione del Festival di Internazionale, a Ferrara dal 4 al 6 ottobre 2019.
Si comincia venerdì 4 ottobre alle 17.00 all'interno del Laboratorio Aperto Ferrara – Ex Teatro Verdi, tra i luoghi dedicati all'innovazione gestiti dalla Fondazione Giacomo Brodolini – con la guerra alla parità partita dall'Europa orientale e centrale che lentamente si sta diffondendo sostenuta dalle chiese e dai governi conservatori e populisti. Marcella Corsi, economista di inGenere, ne discute con Agnieszka Graff, studiosa femminista polacca, attivista e opinionista, tra le organizzatrici del Congresso delle donne polacche.
Sarà la stessa sede a ospitare, sabato 5 ottobre alle 15.30, un dibattito sul cambiamento portato dalla digitalizzazione del lavoro, un cambiamento che non è neutro rispetto al genere e ha un impatto diverso per uomini e donne, soprattutto quando al centro della riorganizzazione ci sono spazi nuovi, di cui è importante capire rischi e opportunità. Barbara De Micheli, esperta di gender equality nella redazione di inGenere, ne parla con Juliet Webster, direttrice del Work and Equality Research, Visiting Senior Fellow del dipartimento di Media e Comunicazione della London School of Economics e membro associato del gruppo di ricerca Gender and ICT presso l’Internet Interdisciplinary Institute di Barcelona.
Si prosegue domenica 6 ottobre, ore 14, sempre Laboratorio Aperto Ferrara (Ex Teatro Verdi), per capire "quanto ci costa la famiglia" se l'Italia è il paese europeo che consuma più detersivi e persino tra gli occupati a tempo pieno le donne dedicano più di tre ore al giorno al lavoro domestico, due in più degli uomini – la terza peggiore disparità in Europa. Francesca Bettio, economista di inGenere, ne discute con Mirjam Katzin, giurista dottoranda presso l’università di Lund in Svezia con un progetto di ricerca sulla riforma del welfare svedese. Modera Barbara Leda Kenny, caporedattrice di inGenere.
Per tutta la durata del festival, presso il Laboratorio Aperto Ferrara saranno esposte le vignette di Pat Carra. Ad aprire ognuno degli incontri di inGenere ci sarà l’introduzione umoristica a cura del collettivo di autrici e performer U.G.O. comicità letteraria.
“Combattere la discriminazione di genere significa anche cambiare un immaginario culturale in cui le donne restano spesso in secondo piano” commenta Internazionale che ha previsto all’interno del festival una serie di appuntamenti dedicati. Tra questi, oltre a quelli curati da inGenere, il confronto tra alcune attiviste svedesi, l’imprenditrice Ellen Tejle e la pubblicitaria Christina Knight, autrice di Mad women, sulle donne nel mondo della pubblicità, e Livia Podestà, responsabile dei rapporti con i mezzi d’informazione internazionali dello Swedish institute di Stoccolma. E poi molti altri incontri sulla storia della misoginia, sulla medicina di genere, sul ruolo delle donne nel sistema di informazione e nella società.