Il voto delle donne in India
Il presidente indiano della commissione elettorale, Sakumar Sen, alle prime elezioni del 1952 attestò che molte donne nelle regioni settentrionali dell’India rifiutavano di registrarsi sotto il loro nome, chiedendo di rispettare la consuetudine di essere chiamate “madre o moglie di X”. Sen si rifiutò di cedere a quest’ingiusta reliquia del passato e fece cancellare 2,8 milioni di elettrici dalle liste, sostenendo che l’indignazione per questo atto avrebbe spinto le donne a registrarsi con il proprio nome alle prossime elezioni. E così è stato. Il Guardian riporta che secondo il Parlamento indiano l’ affluenza femminile alle urne è passata dal 38,8% nel 1950 a quasi il 60% nel 1990, mentre l'aumento del tasso di partecipazione maschile durante lo stesso periodo è stato solo del 4%. Oggi essere donne in India non è facile: i titoli dei giornali riguardano frequentemente le statistiche sulla malnutrizione, la lotta per i diritti fondamentali all'istruzione e i reati di violenza contro le donne. Eppure, nonostante questo, i dati annuali relativi al voto delle donne ci mostrano la loro costante determinazione ad esercitare un loro diritto essenziale.
Le donne in Parlamento tuttavia rappresentano solo l’11%. Il principale partito maschile indiano ha bloccato il disegno di legge che avrebbe garantito la riserva da parte di tutti i partiti del 33% dei seggi alle donne, sostenendo che la loro presenza non avrebbe portato nessun reale cambiamento. Il Guardian ricorda che alcuni anni fa il Poverty Action Lab ha condotto uno studio sull' impatto della presenza femminile a livello dei consigli dei villaggi, concludendo che solo il ruolo attivo delle donne ha potuto portare ad un maggior investimento nelle infrastrutture, nell’istruzione, nelle forniture idriche. La leadership femminile è stata inoltre fondamentale nell’incoraggiare ragazze e donne a continuare gli studi e a riconsiderare le proprie possibilità lavorative.
La presenza delle donne sulla scena politica è determinante e la grande affluenza femminile alle urne ci dice che le donne vogliono avere voce in capitolo nella vita pubblica, anche se gli uomini non sono ancora disposti ad ascoltarle.