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La famiglia omogenitoriale
in Europa

Un testo completo ed esaustivo, che con un linguaggio chiaro offre una panoramica della normativa vigente accessibile anche ai non addetti ai lavori

Mentre in Parlamento si rimanda la legge sulle unioni civili, il decreto Cirinnà si perde tra Camera e Senato e i più ottimisti cominciano a disperare di riuscire ad avere un’approvazione di legge come regalo da mettere sotto l’albero di Natale, nel mondo reale le famiglie omogenitoriali esistono, si muovono, danno origine a situazioni concrete che determinano la necessità improrogabile di estendere anche a loro il progressivo riconoscimento dei diritti di cui già godono le altre famiglie.

Poiché spesso, per accelerare il riconoscimento dei propri diritti, le famiglie omogenitoriali si trovano costrette a spostarsi all’interno dell’Unione Europea, verso paesi in cui la difesa dei diritti fondamentali è meno frenata da impostazioni ideologiche e più orientata alla tutela degli esseri umani e dei loro bisogni reali, acquisire una prospettiva europea diventa un elemento di fondamentale importanza.

Per capire meglio cosa prevedano concretamente le norme al riguardo nei diversi paesi europei, proprio dopo che una sentenza della Corte di Strasburgo ha richiamato l’Italia a prevedere norme comparabili a quelle vigenti nella maggior parte dei paesi dell’Unione, può essere molto utile il volume concepito nell’ambito del progetto Europeo Right on the Move – Rainbow Families in Europe: “La famiglia omogenitoriale in Europa” – Diritti di cittadinanza e libera circolazione”.

Si tratta di un testo completo ed esaustivo, che con un linguaggio chiaro offre una panoramica della normativa vigente accessibile anche ai non addetti ai lavori. Il libro parla della tutela dei diritti delle persone LGBTI e delle loro famiglie, presenta esperienze e testimonianze dall’Italia e dall’Europa e introduce ai principi del diritto anti-discriminatorio in Italia e in Europa. Si parla di diritto familiare ma anche di diritto del lavoro: dalla cosiddetta “trappola degli atipici” al ruolo che possono avere le organizzazioni sindacali nel favorire un maggior riconoscimento dei diritti, per arrivare a parlare di come la tutela della famiglia omogenitoriale sta entrando sempre più nella contrattazione collettiva e nelle pratiche di welfare negoziate a livello aziendale. Molto interessante è anche il capitolo sulle nuove policy aziendali già esistenti in alcune realtà italiane, a cura di Igor Suran di Parks.

Un libro da consultare ma anche da leggere come una guida per rendersi conto che in Europa, ma anche in Italia, ci sono già molti strumenti e molte opportunità, entrate di fatto nella prassi sulla spinta di esigenze e bisogni concreti. Quello che manca, come spesso accade in Italia, è che anche il Parlamento dia dignità di legge al riconoscimento di diritti che non possono essere ulteriormente ignorati.

La famiglia omogenitoriale in Europa – Diritti di cittadinanza e libera circolazione
a cura di Alexander Svuster e Maria Giglia Toniollo 
Ediesse Editore 430 pg 18 euro