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Bilancio di genere, servono linee guida condivise

Politiche
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Bilancio di genere, se ne torna a discutere con l'approvazione dell'emendamento presentato dalla parlamentare Susanna Cenni, che obbliga il ministero dell'economia e delle finanze a consegnare ogni anno alle camere una relazione sulla sperimentazione e sui risultati del bilancio di genere nella pubblica amministrazione e negli enti locali.

Un processo lento, quello dell'Italia, rispetto a paesi come il Belgio o l'Austria, dove il bilancio di genere è già parte integrante della procedura del bilancio dello Stato. Quello che manca nel nostro paese, come abbiamo spesso ricordato, è che l'analisi delle spese e delle entrate di bilancio pubblico con riferimento alle ricadute che le singole misure possono avere su uomini e donne, già prevista dalla legge Brunetta, è stata finora applicata solo per iniziativa di amministrazioni locali, e senza alcun coordinamento e linee guida condivise e centrali.

Certo, l'emendamento è un segno, che insieme ad altri, manifesta un'attenzione crescente all’uguaglianza di genere nelle politiche economiche. Sotto la spinta di progetti europei, ad esempio, le università hanno iniziato a muoversi e a pensare a un bilancio di genere da applicare nelle istituzioni accademiche. Tra queste, gli atenei di Napoli, Pisa, Ferrara, Padova. Anche in questo caso però il coordinamento è stato affidato alla buona volontà di singoli. Gli organi di direzione e valutazione del sistema universitario tacciono.

La novità dell’emendamento presentato da Cenni, che è stato inserito nella nuova legge di bilancio attualmente all’esame della commissione parlamentare, sta nel fatto che supera la separazione tra legge di stabilità e bilancio e introduce accanto al Pil, alcuni nuovi indicatori, come il Benessere equo e solidale (Bes), che valutano ambiente, lavoro, salute. Il passo successivo, ha riconosciuto la stessa Cenni, "dovrà necessariamente essere la redazione di linee guida comuni a tutte le istituzioni che intendono muoversi in questa direzione con adeguati incoraggiamenti e sostegni".

Intanto, guardando ancora all'estero, proprio in questi giorni la regione Andalusia sta convocando la quarta conferenza sul bilancio di genere intitolata ”Uguaglianza di genere per la ripresa economica”. Qui, il bilancio di genere viene applicato ormai da dieci anni.