Il gender gap si restringe, ma piano. Il report 2013 del World Economic Forum
Nel mondo il gap di genere si assottiglia, anche se a ritmo molto lento. Il posto migliore per le donne continua a essere il grande nord dei paesi scandinavi, in particolare l'Islanda, paese che per il quinto anno consecutivo risulta in cima alla classiffica annuale che il World Economic Forum dedica alla parità di genere a livello globale. L'Islanda è dunque il posto dove le donne hanno maggiore accesso a educazione e servizi sanitari, e dove per loro è più facile partecipare alla vita economica e politica.
E l'Italia? Abbiamo fatto qualche passo avanti nell'indice generale, con 9 posizioni guadagnate rispetto all'anno scorso, nel 2013 siamo arrivati al 71esimo posto, ma siamo ancora tra le maglie nere d'Europa. Nel vecchio continente i miglioramenti raggiunti sono molto polarizzati - si fa notare nel comunicato stampa diffuso assieme al report - con un'evidente contrapposizione tra i paesi del nord e quelli occidentali, e quelli invece a sud e a est. "La Spagna è al 30esimo posto, dopo aver ridotto del 72% il proprio gap di genere, la Francia arriva 45esima (70% di riduzione), e l'Italia 71esima".
La "classifica" finale è stilata tenendo in considerazione dati relativi a quattro aree di interesse: salute, istruzione, economia e partecipazione politica. E il sotto-indice in cui in assoluto l'Italia si piazza peggio è quello della parità di retribuzione: 124esimo posto. L'ambito economico è quello con più dati negativi, visto che per partecipazione e opportunità economiche siamo al 97esimo posto, e per partecipazione al mercato del lavoro al'89esimo. Alla voce political empowerment l'Italia risulta invece alla 44esima posizione, e 65esima per l'istruzione. Ma se il gap è consistente nel lavoro, ben diversa la situazione per l'istruzione secondaria e terziaria, dove l'Italia ha il rank 1, la prima posizione, almeno per quanto riguarda le iscrizioni.
A uno sguardo d'insieme, tornando cioè a una lettura generale del report, i miglioramenti sono stati registrati in 86 paesi su 133. Nella top ten ci sono 7 paesi europei, e i primi posti sono tutti aggiudicati dai paesi scandinavi, con l'Islanda seguita a ruota da Finlandia, Norvegia e Svezia. La quinta posizione è invece delle Filippine, il paese non europeo con la situazione migliore.
Una interessante elaborazione grafica dei dati del World Economic Forum è stata pubblicata dalla Bbc sul suo sito internet (da cui è tratta l'immagine qui sopra), dove è possibile consultare l'indice della parità di genere per area di interesse (gli aspetti della vita su cui sono stati raccolti dati comparativi tra uomini e donne), o per area geografica.
"Tra le prime dieci posizioni - si nota sulla Bbc - non c'è nessun paese del G20 né del medio oriente, né africano". E se in effetti gli aspetti positivi quest'anno ci sono, "il cambiamento è decisamente lento", è il commento che l'emittente britannica attribuisce a Saadia Zahidi, una degli autori dello studio.
(gina pavone)