Omaggio a Eglantyne Jebb, attivista per i diritti dei bambini
L'idea, all'epoca - i primi del novecento - era rivoluzionaria. I bambini non erano mai stati considerati titolari di diritti, tanto meno di diritti propri, diversi da quelli degli adulti, al massimo ci si era posti il problema di come regolarne l'ingresso nel mondo del lavoro. L'idea, e le battaglie per affermare questa idea, si devono a Eglantyne Jebb, una donna speciale, che nasceva centotrentacinque anni fa - per l'esattezza il 25 agosto del 1876 - che si battè per i diritti dei bambini e fondò di Save The Children.
«Per avere successo nella vita, devi dare la vita» è una citazione che il sito Herstoria attribuisce a Eglantyne, ma la cosa interessante è il modo originale in cui diede forma a questa sua idea. Cioè non sposandosi e facendo figli, come sarebbe stata interpretata la sua frase all'epoca, ma impegnandosi per i diritti dei più piccoli, pur non essendo particolarmente amante dei bambini ("piccoli mascalzoni", pare li abbia definiti una volta). Eppure nel 1919 fu arrestata perché diffondeva a Trafalgar Square immagini di bambini austriaci denutriti, denunciando i risultati dell'embargo britannico. Durante la guerra era stata colpita proprio dalle dure condizioni di vita inflitte a chi colpe non ne aveva: «Le guerre sono sempre guerre innanzi tutto contro i bambini», sosteneva.
Eglantyne nacque in una famiglia benestante in cui crebbe insieme a altri cinque tra fratelli e sorelle, riporta la voce a lei dedicata dell'enciclopedia delle donne: «Sua sorella Louise contribuisce a fondare la Women’s Land Army durante la prima guerra mondiale, che organizza nelle aziende agricole il lavoro delle donne che sostituiscono i mariti in guerra», mentre «Eglantyne consegue la laurea in Storia Moderna a Oxford e insegna per un anno nelle scuole elementari. Si trasferisce poi a Cambridge per aiutare la madre e collaborò con la Charity Organisation Society che mirava a organizzare le opere di carità secondo metodi razionali e moderni. Eglentyne studia quindi in modo scientifico come aiutare le persone e nel 1906 pubblica Cambridge, A Study in Social Questions».
«Il 15 aprile 1919 Eglantyne insieme alla sorella Dorothy istituisce un fondo per aiutare i bambini tedeschi e austriaci: Save the Children Fund», riporta l'enciclopedia delle donne, «Inaspettatamente questa organizzazione presentata alla Royal Albert Hall a Londra il 19 maggio 1919 raccoglie rapidamente una grossa somma di denaro dal pubblico britannico e molti partecipano all’opera di soccorso». Pochi anni dopo, nel 1923, stilò la prima carta internazionale dei diritti del bambino: «che ogni bambino affamato sia nutrito, ogni bambino malato sia curato,ad ogni orfano, bambino di strada o ai margini della società sia data protezione e supporto». Il principio è che i bambini abbiano dei loro diritti e che compito della comunità sia quello di proteggerli. Il testo viene adottato dalla Società delle Nazioni l’anno successivo, il 26 settembre del 1924, con il nome di Dichiarazione di Ginevra e successivamente dalle Nazioni Unite. Sulla stessa carta si basa la Convenzione ONU sui diritti dell’Infanzia e dell’Adolescenza del 1989 oggi ratificata da tutti i Paesi del mondo ad eccezione degli Stati Uniti (poiché riconoscono la pena di morte anche per i minori) e della Somalia (che ha non ha un governo stabile), riposta ancora L'enciclopedia delle donne.
Save the Children oggi opera in oltre 120 paesi e che nel corso degli anni ha assunto come propria missione quella di assicurare ai bambini, specie nelle zone di guerra, i loro diritti alla salute, al cibo, all'istruzione.