La violenza digitale che colpisce le ragazze
Niente più comandi comportamentali su come presentarsi, reagire, rispondere e narrare. Vogliamo corpi che si divertano, non pieni di ansia. È l'avvertenza riportata in esergo dal nuovo report di Chayn Italia dedicato alla violenza digitale di genere, prima tappa del progetto TeEN (Technologies empowerment Engagement Net: preventing cyber violence against young women and girls), nato per prevenire la violenza digitale nei confronti di ragazze e adolescenti, e dalla necessità di una società "più giusta, libera dalla violenza, in particolare da quella di genere".
Il progetto si è focalizzato principalmente sullo studio, sull'analisi e sul confronto con esperte e adolescenti, racconta Chayn Italia, fino a portare alla stesura di un report di restituzione e di approfondimento che l'associazione presenterà proprio oggi pomeriggio alle 18.30 in diretta Instagram sul suo account ufficiale.
"Il report è il frutto di un lavoro collettivo, ed è stato elaborato con l’intento di cercare di sistematizzare le informazioni raccolte attraverso lo studio del fenomeno e l’attività di ricerca volte a comprendere le caratteristiche della violenza digitale in Italia" spiegano le attiviste di Chayn, che per scrivere il documento hanno collaborato con operatrici antiviolenza, insegnanti, influencer, ricercatrici e psicologhe "per avere uno sguardo il più possibile multidisciplinare e una panoramica sullo stato dell'arte della violenza digitale e gli interventi per contrastarla".
Ragazze e ragazzi sono stati coinvolti attraverso "interviste finalizzate a identificare quali sono per loro le questioni fondamentali sul tema", spiega ancora Chayn. Un primo tentativo di comprendere e raccontare la violenza digitale di genere in Italia, a partire da chi la vive in prima persona.