Il movimento My Voice, My Choice lancia una petizione rivolta alla Commissione europea per un aborto sicuro e accessibile in Europa. L'obiettivo: raccogliere un milione di firme entro la data delle prossime elezioni e tutelare con soluzioni concrete il diritto delle donne a interrompere una gravidanza

Abortire
in Europa

Garantire l'accesso a un aborto sicuro in tutti i paesi dell'Unione europea, proteggendo il diritto delle donne a interrompere volontariamente una gravidanza. Il movimento My Voice, My Choice (la mia voce, la mia scelta) lancia una petizione rivolta alla Commissione europea con l'obiettivo di raccogliere un milione di firme "per un aborto sicuro e accessibile in Europa".

La campagna, che mette insieme movimenti pro-scelta di tutta Europa, chiede alla Commissione di presentare una proposta di sostegno finanziario che possa garantire alle donne di tutti gli stati membri dell'Unione la possibilità di interrompere una gravidanza in maniera legale e in condizioni di sicurezza; una proposta per tutelare i diritti riproduttivi e la salute delle donne in vista delle prossime elezioni europee, previste per l'8 e 9 giugno 2024.

"Con My Voice, My Choice abbiamo deciso di portare speranza, di creare un movimento costruito sulla solidarietà reciproca, un movimento per i diritti riproduttivi in Europa. Vogliamo che tutte le donne abbiano il diritto a un'interruzione di gravidanza sicura e accessibile" ha spiegato Nika Kovač, direttrice dell'Istituto 8 Marzo in Slovenia e coordinatrice della campagna, che è stata ufficialmente registrata dalla Commissione europea come Iniziativa dei cittadini europei (Ice), uno strumento di democrazia partecipativa dell'Unione europea che dà voce alla cittadinanza. 

Un segnale positivo, che "mostra che c'è una strada percorribile perché l'UE faccia qualcosa di più delle semplici prese di posizione sul diritto all'aborto", si legge nel comunicato diffuso da My Voice, My Choice. 

Il movimento è nato proprio con lo scopo di sollecitare un'azione concreta da parte delle istituzioni europee, e contrastare il mancato accesso all'aborto sicuro: secondo My Voice, My Choice, in Europa le donne che non hanno accesso all'aborto sono 20 milioni. In paesi come la Polonia, le donne che vogliono abortire mettono a rischio la propria salute, e, non potendolo fare legalmente, spesso muoiono in ospedale.

My Voice, My Choice è partito da nove organizzazioni di otto diversi paesi europei – l'Istituto 8 Marzo dalla Slovenia, l'Associazione delle donne finlandesi "Unioni", Ogólnopolski Strajk Kobiet (Sciopero delle donne polacche) e il collettivo Wschod dalla Polonia, il collettivo francese Ma Voix, Mon Choix, Mi Voz, Mi Decisión dalla Spagna, Il Consiglio nazionale delle donne irlandesi e il collettivo croato di My Voice, My Choice.

Per l'Italia hanno già aderito all'iniziativa le associazioni #Ancheame, Associazione Luca Coscioni, BeFree Cooperativa sociale, Casa internazionale delle donne, Eumans, IVG ho abortito e sto benissimo, Libera associazione italiana ginecologi per l'applicazione della 194 (Laiga), Pro-choice rete italiana contraccezione e aborto, e Unione femminile nazionale.

La campagna ambisce a raccogliere un milione di firme entro la data delle elezioni europee, in modo tale da poter presentare le richieste contenute al suo interno alla Commissione e al Parlamento che si insedieranno, e rendere così l'accesso sicuro all'interruzione volontaria di gravidanza in Europa una priorità a livello di politiche. 

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