Il film di Aidos girato in Kenya vince il primo premio al Festival panafricano del cinema e della televisione

Against all odds

Against all odds, film realizzato dall'Associazione italiana donne per lo sviluppo (Aidos) ha vinto il primo premio al Festival panafricano del cinema e della televisione (Fespaco) che si tiene a Ouagadougou, in Burkina Faso, nella sezione dedicata ai cortometraggi. "Nel documentario si racconta la vera storia di Charity, che all’età di 12 anni è stata la prima ragazza del suo villaggio a dire no alle mutilazioni genitali femminili" racconta Aidos.

"Questa è la mia storia e quella di milioni di donne che convivono con le mutilazioni genitali" ha detto Charity Reasian Nampaso, che insieme ad Andrea Iannetta è anche la regista del film, in occasione della premiazione "io sono l’esempio del coraggio e della forza che hanno molte di queste donne e ragazze; noi combattiamo per i nostri diritti e per quelli di tutte le donne, io sono una voce, tu puoi essere una voce, insieme possiamo porre fine alle mutilazioni genitali e alla violenza di genere".

Il film è stato realizzato nell’ambito del progetto Costruire ponti tra Africa ed Europa per fermare le mutilazioni genitali femminili (MGF), coordinato da Aidos e sostenuto dal Programma congiunto UNFPA/UNICEF sulle mutilazioni genitali femminili.

Quando abbiamo conosciuto la storia di Charity, abbiamo pensato subito che dovesse essere raccontata e ascoltata”, ci racconta Valentina Fanelli di Aidos. “Ci sono tanti video sulle mutilazioni genitali femminili, ma si parla ancora troppo poco delle storie positive di cambiamento. Tante donne e ragazze, e recentemente anche tanti uomini, si impegnano quotidianamente affinché la pratica sia abbandonata. È un percorso difficile, come si vede dal film, ma possibile. Charity ha partecipato a un training organizzato da AIDOS in Uganda su come realizzare video sulle mutilazioni genitali femminili ed è l'esempio dell'obiettivo che ci poniamo con queste attività: fornire alle persone strumenti per parlare con la loro voce”.