Politiche

Instancabile sindacalista, Kostadinka Kuneva è la prima parlamentare europea ad aver proposto una risoluzione sui diritti di chi lavora nel settore domestico e della cura

Kostadinka Kuneva
e i diritti nel lavoro di cura

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foto: Flickr/GUE/NGL

Kostadinka Kuneva è la prima parlamentare europea ad aver proposto, assieme alla collega spagnola Tania González Peñas, una risoluzione sui diritti delle lavoratrici e dei lavoratori nel settore domestico e della cura. La risoluzione è stata approvata al parlamento europeo il 28 Aprile 2016. Questo passo ha significato per la prima volta un riconoscimento formale a livello europeo dell’importanza di questo lavoro e della tutela delle persone che lo svolgono, spesso donne e migranti. Attualmente, nella maggior parte dei paesi dell'Ue, il lavoro domestico, specie se svolto da migranti, non gode dei diritti riconosciuti in altri ambiti lavorativi, soprattutto quando si tratta di lavoratrici e lavoratori migranti.

Possiamo considerare Kostadinka Kuneva una pioniera dei nostri tempi, e non solo per la risoluzione sul lavoro di cura. Nata in Bulgaria nel 1964, dopo la laurea in Storia, si trasferisce in Grecia nel 2002 insieme alla madre e al figlio dodicenne. Ad Atene, Kuneva trova lavoro come addetta alle pulizie per la ditta Oikomet, subappaltatrice dell’Isa, l’ente pubblico che gestiste la linea del treno elettrico del Pireo. È così che inizia un’intensissima attività come sindacalista: fonda il Sindacato per il lavoro domestico e di pulizia della regione Attica (Pecop), con più di 1.700 iscritti/e, e denuncia le condizioni di sfruttamento e precarietà presenti nel settore.

La visibilità e la dirompenza di questa lotta sono state alla base dell'aggressione subita da Kuneva la notte del 22 dicembre 2008, quando mediante acido solforico due uomini le hanno danneggiato gli occhi, la gola, il viso e gli organi interni. Per mesi la sua vita è stata a rischio, suscitando una forte mobilitazione da parte di tutta la società greca. Nelle settimane immediatamente successive all’attacco, migliaia di protestanti hanno manifestato per le strade di Atene per i diritti delle persone migranti e contro lo sfruttamento al grido di “Kostadinka, non sei sola”. Le spese mediche per le cure e gli interventi chirurgici a cui è stata sottoposta sono state sostenute da una campagna di solidarietà promossa da persone e gruppi attivi in Grecia e all’estero. 

Nel 2014 la vita di Kostadinka Kuneva prende un’ennesima svolta, con il suo ingresso sulla scena politica e la sua incredibile vittoria nella lista per le elezioni europee del partito di Syriza.

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