
Avere figli incide ancora molto sull'andamento della carriera delle donne, ma non così tanto su quella degli uomini: nonostante il progressivo intensificarsi della partecipazione femminile al mercato del lavoro che si è verificato nei paesi industrializzati nella seconda metà del ventesimo secolo, le disparità di genere continuano a persistere, soprattutto dal punto di vista economico, e sembrano essere legate al mantenimento dei ruoli di genere tradizionali.
A dirlo sono tre economiste italiane in un articolo pubblicato da CentrePiece, la rivista del Centre for Economic Performance della London School of Economics and Political Science. Intitolato Women in the workplace: 50 years of change, l'articolo nasce da una ricerca svolta per lo stesso centro che è stata inclusa anche nell'ultima edizione dell'Handbook of the Economics of the Family.
Nell'articolo, le autrici Stefania Albanesi, Claudia Olivetti e Barbara Petrongolo - docenti di economia, rispettivamente, all'Università Pittsburgh, al Dartmouth College e all'Università di Oxford, analizzano l'effetto delle politiche per le famiglie sui percorsi di carriera delle donne negli ultimi cinquant'anni.
Da un lato, spiegano, le politiche per le famiglie attivate dai governi e quelle adottate dalle singole aziende, perlopiù finalizzate alla tutela delle donne nel periodo della maternità, sono state fondamentali nel progressivo cambiamento del ruolo delle donne nella società. Dall'altro, però, provvedimenti come il prolungamento del congedo parentale per le madri hanno in realtà consolidato effetti negativi sia sui loro tempi di rientro al lavoro, sia su avanzamenti di carriera e di retribuzione.
Tuttavia, spiega lo studio, se prima le politiche di questo tipo tendevano a ricalcare soprattutto il ruolo tradizionale delle donne all'interno del nucleo familiare, negli ultimi anni hanno iniziato a considerare la conciliazione tra lavoro e genitorialità come una dimensione che non riguarda più solo le donne ma anche gli uomini.
Oggi, ricordano le autrici, sappiamo che finanziare i servizi destinati alla cura dell'infanzia incoraggia il rientro delle donne nel mercato del lavoro e ne sostiene una piena occupazione.
Con il progressivo declino della famiglia tradizionale formata da coppie eterosessuali, sarà sempre più importante andare in questa direzione, dando spazio all'inclusività e al ruolo che le politiche familiari possono avere per le coppie omosessuali e non sposate e per i genitori single, spiega la ricerca: per il futuro, l'impatto delle politiche familiari, così come la ridefinizione dei ruoli di genere, sarà cruciale nel cammino verso il pieno raggiungimento della parità.
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