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Il ruolo delle donne nella finanza

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La finanza e i suoi meccanismi sono ancora un affare maschile. A spiegarlo è una scheda pubblicata a novembre dalla Fondazione Finanza Etica, all'interno della serie Capire la finanza

"L’Organizzazione Mondiale del Commercio è diretta dalla nigeriana Ngozi Okonjo-Iweala. Al vertice della Banca centrale europea c’è la francese Christine Lagarde. La connazionale Odile Renaud Basso guida la Banca europea per la ricostruzione e lo sviluppo. La segretaria al Tesoro dell’amministrazione Biden, negli Stati Uniti, è Janet Yellen. Così come la sua omologa canadese Christina Alexandra Freeland" scrive Andrea Barolini, direttore di Valori in apertura. "Ma si tratta di una piccola minoranza di casi, di fronte all’onnipresenza maschile ai posti di comando. E negli istituti privati la situazione non cambia, nonostante l’introduzione di alcuni palliativi come le cosiddette quote rosa nei consigli di amministrazione, che possono rappresentare un punto di partenza, ma non di arrivo".

Dalla presenza delle donne nelle organizzazioni finanziarie internazionali alle ministre degli affari economici, dalle presidenti della Banca Mondiale alle Nobel per l'economia, passando per il livello di alfabetizzazione finanziaria e per il microcredito alle imprenditrici, con interviste a esperte ed esperti, grafici e tabelle riassuntive, la scheda ricostruisce la storia della presenza femminile in un mercato globale che sembra ancora regolato da principi e valori dettati dagli uomini, ma che, proprio a partire dalle donne, può ancora cambiare.

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