Un viaggio che attraversa l'Albania e i suoi confini con il Montenegro e il Kosovo alla ricerca di una nuova generazione di "Vergini giurate" o "Burrneshe" come si chiamano in albanese

Vergini giurate

"Le Burrneshe sono donne che diventano uomini. Tagliando i capelli, vestendo e lavorando come uomini, ma soprattutto facendo voto di nubilato, queste donne attraversano definitivamente il confine tra il mondo femminile, rassicurante, passivo e quello maschile. Questa 'trasformazione' è accettata e riconosciuta, strettamente legata al Kanun, un antico codice di leggi consuetudinarie che nel 1500 regolava, in tutti i suoi aspetti, la vita sociale degli albanesi. Nel codice erano menzionate le 'Vergini'. Anticamente le ragioni principali per cui una ragazza diventava una 'Burrneshe' erano: se in casa non nascevano figli maschi, allora una delle ragazze era destinata a diventare un uomo; se una ragazza veniva destinata a sposare un uomo che non era di suo gradimento, diventare uomo era l'unica soluzione; ci sono anche casi di ragazze che, non amando affatto la vita di una donna, il modo in cui le ragazze vivono, decidono di diventare uomo per non esser costrette a sposarsi".

A spiegarlo è Paola Favoino, ricercatrice e fotografa, che sta studiando da cinque anni il fenomeno, già al centro del film Vergine giurata (2015), e a cui vuole dedicare un lungometraggio. Paola ha messo su una raccolta fondi per la realizzazione di un documentario che si intitolerà Aje burrneshe! Storie di donne e di vergini giurate e avrà l'intento di raccontare i risvolti di questa "scelta" dando anche spazio alla versione delle donne di oggi. È una storia che potrebbe sembrare "di nicchia", anticipa Favoino, ma che in realtà è universale perchè parla di libertà. L'estratto che segue ne è la conferma.