Il contributo del femminismo delle nuove tecnologie alla battaglia per i diritti delle donne, fra analisi delle ingiustizie algoritmiche e pratiche di resistenza come il femminismo dei dati

Tecnofemminismo

Partendo dalle vite delle donne il femminismo è capace di rivelare le disuguaglianze e i limiti dell'intera società. Così, il tecnofemminismo cerca i nodi della discriminazione di genere all'interno degli strumenti della tecnologia contemporanea, mostrandocene il lato più oscuro e problematico.

Digital World è il programma di Rai Cultura condotto dal giornalista Matteo Bordone per capire meglio le nuove tecnologie, attraverso "piccoli post di sopravvivenza digitale". 

Questa puntata si occupa di tecnofemminismo, ossia di femminismo applicato alle nuove tecnologie, analizzando le nuove forme di sfruttamento digitale, le ingiustizie algoritmiche, la violenza online, ma anche le possibili pratiche di resistenza come il femminismo dei dati. 

Tutto questo grazie alle testimonianze, raccolte all'Internet Festival di Pisa, di esperte come Donata Columbro, giornalista, formatrice e scrittrice; Diletta Huyskes, dottoranda all'Università di Milano che studia impatto sociale ed etica delle nuove tecnologie; Lilia Giugni, docente universitaria, scrittrice e attivista femminista; Laura Carrer, giornalista e ricercatrice; Daniela Tafani, ricercatrice universitaria, e Oyidiya Oji Palino, consulente per le politiche e la difesa dei diritti digitali presso la Rete europea contro il razzismo.

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