Le donne che migrano sono esposte a molti più rischi rispetto agli uomini. La campagna delle Nazioni Unite per promuovere politiche migratorie di parità

Migrazioni disuguali

Quando si parla di migrazioni, di solito tendiamo a considerare le persone migranti come un'unica categoria; in realtà, le esperienze di migrazione delle donne e delle persone non binarie sono molto diverse da quelle degli uomini, per gli ostacoli e le discriminazioni legate al genere con cui si trovano a dover fare i conti. 

Ce lo ricorda una campagna delle Nazioni Unite, che spiega perché serve uno sguardo di genere per disegnare politiche migratorie più giuste.

Le donne rappresentano circa la metà dei 281 milioni di persone migranti che ogni giorno si spostano in tutto il mondo per i motivi più diversi; sottrarsi alla povertà, alle guerre o alle emergenze climatiche, o trovare migliori opportunità di lavoro e di vita.

Nelle rotte migratorie, le donne e le ragazze sono continuamente esposte al rischio di violenza e sfruttamento sessuale. Le discriminazioni di genere si combinano inoltre con altre forme di ingiustizia – etnica, razziale – e spesso le donne migranti non hanno alcun tipo di tutela dal punto di vista lavorativo. 

"Le donne non hanno bisogno di protezione, ma che i loro diritti vengano protetti" afferma la campagna, che ribadisce la necessità di sviluppare politiche e leggi che assicurino una migrazione sicura per tutte le persone.