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Poveri noi

"La povertà non ha un’unica sembianza, e ci sono tanti modi per essere poveri" si legge nell'introduzione a Poveri noi: la classe media in bilico. L'autrice, Alice Facchini, è una giornalista indipendente che da più di dieci anni si occupa di marginalità sociale, diritti e disuguaglianze, e che in questo saggio pubblicato da Erickson si avvale di dati statistici e storie di vita vissuta per mettere in risalto la diversità di chi vive in condizioni di povertà in Italia.

Oltre alla forma più evidente della povertà, quella materiale, che si traduce nella carenza delle risorse economiche necessarie per sostentarsi, nella nostra società esistono anche la povertà alimentare, quella abitativa, energetica, sanitaria e educativa, alla quale si aggiungono le disparità di accesso al digitale. 

Ognuno di questi aspetti viene approfondito in un capitolo del libro, che apre così delle "finestre" sulle diverse dimensioni della povertà, si legge nella presentazione a cura di Elena Granaglia, economista, e Andrea Morniroli, cooperatore sociale, che coordinano il Forum Disuguaglianze e Diversità.

Alcune di queste forme di povertà, come quella alimentare, riguardano in maniera specifica le donne: per via del ruolo che ancora le lega alla preparazione e alla gestione dei pasti all'interno della famiglia, spesso in situazioni di ristrettezza economica sono le donne a rinunciare ai pasti. Inoltre, sono donne un terzo delle persone che in Italia non hanno una casa, e che quindi vivono sulla propria pelle una situazione di povertà abitativa.

Quando scrive che la povertà "come la malattia, può capitare a tutti", Facchini mette in luce le dinamiche di un fenomeno che riguarda un numero sempre più elevato di persone in Italia. E ci ricorda che essere povere non è una questione di colpe individuali, ma di responsabilità politiche.

Alice Facchini, Poveri noi: la classe media in bilico, Erickson, 2025