La conoscenza si forma attraverso le parole. Con il glossario di Prossima inGenere vuole comporre un lessico minimo del mondo digitale. Molte espressioni ormai entrate nell'uso infatti restano spesso opache nel significato, il nostro obiettivo è quello di renderle più trasparenti. Oggi parliamo di Internet of Things
Internet
of Things

Usata per la prima volta in un discorso pubblico nel 1999 dall’ingegnere inglese Kevin Ashton, co-fondatore dell'Auto-ID Center all’MIT di Boston, l'espressione Internet of Things (IoT, in italiano Internet delle cose) si utilizza per definire un sistema di dispositivi fisici che riceve e scambia dati attraverso una rete senza fili capace di connettersi a internet.
I componenti di un sistema IoT (telefoni, orologi, videocamere, ma anche elettrodomestici) possono essere di tipo switch, costituiti, cioè, da dispositivi che inviano comandi ad altri dispositivi con lo scopo di automatizzare delle azioni (ad esempio abbassare le persiane in casa), oppure di tipo sensor, in cui ci sono invece dei sensori che raccolgono dati (come temperatura, velocità, accelerazione) e li inviano altrove, tipicamente a un server remoto – un computer fisico posto però a distanza dall’utilizzatore finale, con il quale è possibile comunicare tramite la rete internet.
I dati raccolti vengono poi analizzati, generalmente tramite algoritmi di intelligenza artificiale, per guidare la gestione ottimizzata e coordinata dei dispositivi connessi al sistema IoT, creando così un ecosistema digitale.
Il concetto di Internet of Things è considerato la naturale evoluzione di internet, nel senso che rappresenta l'estensione della relazione tra i dati alle cose, e la possibilità degli oggetti di comunicare informazioni rispetto a se stessi, registrando così lo sconfinamento del mondo digitale nel mondo fisico e viceversa. Un processo in continua evoluzione che si verifica ormai da anni negli ambienti domestici, e sempre più negli spazi pubblici e nei contesti industriali – si pensi solo alle applicazioni che questa tecnologia ha trovato nella domotica, nella sanità, e in settori come quello della logistica o manifatturiero, automobilistico e dei trasporti.
Se ne fa risalire la nascita tra il 2008 e il 2009, quando la mole di dispositivi IoT a livello globale ha superato per la prima volta la popolazione, segnando l'ingresso in un mondo dove i dispositivi connessi sono molti di più delle persone: oggi le stime parlano di circa 15 miliardi di dispositivi connessi a fronte di una popolazione mondiale di 8 miliardi di persone.
Secondo Oracle – colosso del settore informatico con sede ad Austin, in Texas, noto per aver immesso sul mercato il famoso software per la gestione dei dati che ne porta il nome – l'IoT è una delle tecnologie più importanti del ventunesimo secolo, perché avere la possibilità di "collegare oggetti di uso quotidiano (elettrodomestici da cucina, auto, termostati, baby monitor) a internet tramite dispositivi incorporati," significa disporre di "una comunicazione trasparente tra persone, processi e cose".
In altre parole, l'IoT dà un nome al modo che abbiamo trovato di comunicare con il mondo, un modo che ha l'architettura di una rete di reti. Sul blog di IBM, il giornalista Jordan Teicher fa risalire la storia di questo processo al 1982 nel dipartimento di informatica della Carnegie Mellon University di Pittsburgh (Pennsylvania), quando "i computer costavano un milione di dollari e ARPANET era ancora l'unico gioco in città", e un gruppo di studenti s'ingegnò per trovare il modo di comunicare da remoto con un distributore automatico di Coca Cola.
Nella vita di tutti i giorni, possiamo definire come parte di un sistema di IoT qualsiasi dispositivo cosiddetto intelligente (in inglese, smart), come uno smartphone o una smart TV.
Una tecnologia che si è diffusa negli ultimi anni e che è possibile grazie all’Internet of Things è la creazione di 'gemelli digitali' (in inglese, digital twins), che consiste nella rappresentazione virtuale di un sistema reale con il quale è completamente connessa tramite i dati raccolti dai sensori IoT. Un tipico esempio di utilizzo di questa tecnologia è quello che consente il monitoraggio virtuale costante di veicoli come le auto o gli aerei.
Per approfondire
What is the Internet of Things (IoT)?, Red Hat
What is the Internet of Things? WIRED explains, Wired
The little-known story of the first IoT device, IBM
The Internet of Things, CISCO