Le conseguenze della guerra

Data pubblicazione
Committente
Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (Osce)

A giugno 2023, l'Onorevole Hedy Fry, Rappresentante speciale dell'Organizzazione per la sicurezza e la cooperazione in Europa (Osce) per le questioni di genere, ha presentato il rapporto Understanding and addressing the gendered consequences of the war in Ukraine. Il report analizza le conseguenze della guerra in Ucraina su donne e ragazze, focalizzandosi sulla situazione umanitaria e sulla violenza sessuale e di genere.

I conflitti armati, conferma la ricerca, hanno sempre un impatto di genere, e l'invasione russa dell'Ucraina non rappresenta, da questo punto di vista, un'eccezione. 

La prima parte del report guarda al conflitto russo-ucraino in una prospettiva di genere, analizzando la crisi umanitaria che ne è scaturita mettendo in evidenza le problematiche che donne e ragazze ucraine si sono trovate a dover fronteggiare, dalla sicurezza alimentare alle difficoltà economiche, all'accesso a cure sanitarie e ai servizi di salute mentale. Una sezione specifica è dedicata all'analisi della violenza sessuale e di genere provocata dalla guerra. 

La seconda parte esamina invece i modi in cui, grazie a una sempre più dettagliata consapevolezza delle cause e delle conseguenze della violenza di genere, la comunità internazionale ha risposto alla guerra in Ucraina, evidenziando le iniziative messe in atto dalle organizzazioni per i diritti umani, dalle agenzie delle Nazioni Unite, dalla società civile, dal mondo accademico e dai governi.

Il rapporto evidenzia chiaramente la minaccia rappresentata dalla guerra per la parità di genere. Inoltre, spiega il rapporto, sebbene la consapevolezza sull'impatto di genere del conflitto in Ucraina stia aumentando, ci sono ancora numerose lacune nei dati disponibili, che non consentono ai governi di mettere in atto interventi sufficientemente inclusivi per rispondere in maniera adeguata all'emergenza in atto e ai reali bisogni delle persone. 

Il rapporto sottolinea come per fronteggiare realmente la crisi umanitaria in atto in Ucraina è necessario che i paesi che aderiscono all'Osce incorporino prospettive di genere intersezionali nelle loro politiche di sostegno umanitario.

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