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Ciao, Bianca. Ci mancherai

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La redazione di inGenere si stringe attorno al dolore che sta attraversando in queste ore quante e quanti hanno avuto la fortuna di condividere vita e progetti con Bianca Pomeranzi, scomparsa il 21 luglio, a cominciare dalla sua compagna e moglie Maria Rosa Cutrufelli.

Femminista, attivista, esperta di diritti e politiche a livello internazionale, Bianca Pomeranzi è stata una figura importante per il femminismo e il lesbismo in Italia, e per l'avanzamento dei diritti delle donne nel mondo. In queste ore sono moltissime le realtà con cui collaborava che la ricordano come una donna forte e allo stesso tempo irresistibilmente simpatica, impetuosa ed empatica. Da Oxfam alla Società delle Letterate, dalla sinistra al Paese delle donne online.

Intellettuale e militante appassionata, Bianca è stata una figura di riferimento per il movimento femminista in Italia e a livello internazionale, per la società civile, nelle istituzioni. Dalla metà degli anni Settanta ha fatto parte del collettivo MFR di via Pompeo Magno. Con il gruppo 'vivere lesbica' nel 1981 ha organizzato il primo convegno lesbo femminista italiano i cui atti sono stati pubblicati dalla rivista Differenze. 

Il suo attivismo è sempre stato accompagnato dal forte impegno per un femminismo trans-nazionale, che l'ha portata negli anni a lavorare come esperta di tematiche di genere e sviluppo presso il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Italiano, e, per la commissione Cedaw delle Nazioni Unite. Attualmente era nel Board del GLOBE-MAE associazione Lgbti del Ministero per gli Affari esteri e della Cooperazione internazionale. 

Bianca Maria Pomeranzi è stata autrice di articoli sul femminismo per numerose riviste, tra cui DWF, Democrazia e Diritto, Leggendaria, Effe, Memoria, Noidonne, Internazionale. inGenere ha avuto il privilegio e il piacere di ospitarne alcuni contributi, dopo averci donato il ritratto di Michelle Bachelet, figura di spicco per le politiche di genere all'interno delle Nazioni Unite, l'ultimo articolo che ha scritto sulle nostre pagine era dedicato a Tempi di guerra, libro di Maria Luisa Boccia, una riflessione femminista sulla politica, sulla pace e sulle guerre degli ultimi venti anni. 

Dopo il saluto di questa mattina nel giardino della Casa delle donne di Roma per la benedizione del feretro, dalle ore 18.30 nello stesso luogo ci sarà il ricordo e il saluto di parenti e amiche e amici. Al posto dei fiori, chi volesse può donare un contributo all’associazione Alma Sabatini di cui è stata fondatrice.

Ciao, Bianca. Ci mancheranno i tuoi sorrisi e la tua determinazione. E ci mancherà la tua competenza.