Foto:Unsplash/Bianca Berg

Paesaggio di corpi, a Roma con Genderscape

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Identità, parità, piacere, sessualità, diritti, rivoluzioni. Sono le parole al centro di Genderscape, festival giunto alla seconda edizione, che torna a Roma negli spazi di Industrie Fluviali (Via del Porto Fluviale, 35) per "tracciare l’orizzonte delle identità e la materia dei corpi attraverso immagini, suoni, incontri".

Intitolata Bodyscape, l’edizione 2023 di Genderscape si concentra proprio sui corpi. "Sul ruolo che attribuiamo a questi come società, sul rapporto fra corpo e identità, sul ruolo che i corpi rivestono nel generare attrazione e distanza, desiderio e diffidenza" spiega Industrie Fluviali, che lo ospita, hub ibrido che promuove approcci partecipati, trasversali e inclusivi nei campi della produzione culturale e dell’innovazione sociale.

Un filo quello dei corpi, che attraverserà le esposizioni, le performance e gli incontri con le autrici e gli autori in programma il 24 e 25 febbraio 2023 quando si svolgerà la rassegna.

Nelle fotografie della serie I Need You! realizzate dall’artista Puertosool per Genderscape, ad esempio, sono i corpi a emergere come antagonisti del sistema oppressivo delle norme sociali. E il corpo è al centro anche della mostra Asebeia di Ornella Mercier dove il corpo è un "tramite con cui imponiamo la nostra presenza, e dalla cui conoscenza passa la nostra libertà, la nostra consapevolezza, la nostra capacità di confrontarci con l’esterno".

Nel progetto artistico di Chiara Cor, Mostri, a metà fra videoinstallazione e processo creativo partecipato, nuove creature nascono dalla fusione armoniosa di corpi in movimento. Ed è dai corpi che passa la smania di possesso che esercitiamo nei confronti di chi amiamo, la stessa che Francesco Pacifico e Alice Scornajenghi proveranno a disinnescare durante un "esperimento sociale" costruito intorno al libro Solo storie di sesso (venerdì 24 alle 21.00).

Dai corpi passano i desideri, e questo tema sarà al centro dell'incontro intitolato Il Sesso degli Altri, con Valeria Montebello e Cristina Cassese (sabato 25 ore 18.30) e i pregiudizi, di cui si parlerà a proposito del romanzo Viola di Marina Cuollo con l'autrice e Francesca Cavallo (sabato 25 ore 17.00). Ed è attraverso i corpi che giustifichiamo canoni patriarcali che diamo per scontati (se ne discute venerdì 24 alle 18.30 a partire da Extra Bold, guida femminista, inclusiva, antirazzista e non binaria per graphic designer con la sua traduttrice Isabella Borrelli e Guendalina Piselli; e sabato 25 alle 15.00 con un workshop sugli effetti della mascolinità tossica a cura della community Mica Macho.

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