Ha conseguito il Ph.D. in Economia presso la London School of Economics nel 1995. Dal 1989 lavora in Banca d’Italia, prima presso il Servizio Studi, dal 1999 nell’Ufficio Dritto dell’economia. Ha insegnato Economia industriale all’Università degli Studi di Bergamo. Si occupa di corporate governance, economia del diritto fallimentare, efficienza della giustizia civile.
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Se le donne hanno meno potere, questo dipende anche dalla loro scarsa voglia di competere? Molti studi dimostrano che questo è possibile. Ma resta il peso del contesto esterno. Per alleggerirlo, e per ridurre le resistenze al cambiamento, sono utili le quote ex ante
Che sia per motivi sociali o culturali, certo è che le donne amano di meno il rischio su questioni economiche. E dunque che è meglio non "premiare" l’assimilazione con i modelli maschili sul lavoro: se la diversità assicura benefici, teniamocela stretta