Sociologa della pari opportunità, laureata alla Sapienza, ha lavorato nella ricerca sociale al Censis e poi per più di trent’anni nella cooperazione internazionale occupandosi principalmente di parità di genere e empowerment delle donne. Dopo essere andata in pensione dalle Nazioni Unite, ha co-fondato nel 2016 la rete Il Giardino dei Padri, ha fatto parte del coordinamento del progetto europeo sulla paternità PARENT (2019-2021) e ora del progetto 4E-PARENT, coordinato dall'Istituto Superiore di Sanità e realizzato da diversi partner, fra i quali il Centro per la salute del bambino (Csb). È coinvolta anche nel progetto Engaging Men in Nurturing Care (EMiNC) come consulente del Csb.
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Sono molti i padri che desiderano una maggiore condivisione nella cura dei figli, ma gli ostacoli culturali e politici sono ancora forti. Un progetto europeo ha ascoltato la voce dei genitori di oggi, l'esigenza è quella di ripensare i congedi
Non è vero che i padri non si mettono in gioco, alcuni hanno tutto il desiderio di vivere appieno l'esperienza della genitorialità e di condividere la cura dei figli
Campagne internazionali come quelle de il Fiocco Bianco o MenCare hanno avuto il pregio di mettere in rete uomini attorno al tema della paternità e della genitorialità. Servirebbe qualcosa di simile anche in Italia? Quali sono i gruppi maschili più attivi?