Stefania Voli è dottoressa di ricerca in Storia delle donne e delle identità di genere in età Moderna e Contemporanea (Università L’“Orientale” di Napoli), con una ricerca sul rapporto tra memoria, femminismi e militanza nel contesto della sinistra extraparlamentare italiana degli anni Settanta. Dal 2012 è (nuovamente) dottoranda in Metodologia della ricerca sociale (Università di Milano-Bicocca) dove sta lavorando sulla costruzione sociale dei corpi transessuali in Italia. Fa parte della Commissione della Scuola Estiva della Società Italiana delle Storiche. Attivista e collaboratrice del Mit (Movimento identità transessuale) di Bologna. Tra le sue pubblicazioni: Quando il privato diventa politico: Lotta Continua 1968-1976, Edizioni Associate, 2006; Angela Miglietti. Noi e il nostro corpo: storia di una traduzione, “Zapruder”, n. 13/2007; “Allargare la polis dei generi. Movimenti femministi e movimento transessuale tra anni Settanta e Ottanta in Italia: silenzi, azioni e omissioni. Una questione storiografica da aprire”, in C. Casanova, V. Lagioia (a cura di), Genere e Storia: percorsi, BUP, 2014; “La violenza femminile singolare”, in L. Guidi, M. R. Pellizzari (a cura di), Nuove frontiere per la Storia di Genere, vol. 1, Libreria Universitaria Edizioni, Salerno 2014; Declinare le differenze. Intervista a Lea Melandri, "DWF", 3-4, 2014.
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