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Dall'infanzia all'età adulta, un percorso per decostruire la mascolinità, dai libri ai podcast spaziando per le serie TV, per crescere un figlio femminista o per pensare a nuovi modi di essere maschi

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figli maschi

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Storie figli maschi
Credits Unsplash/Road Trip with Raj

Da femminista avere un figlio maschio è stata una delle sorprese della vita.

Dopo anni con lo sguardo tutto rivolto alle donne passati a interrogarmi su come decostruire il patriarcato e liberare desideri provando a scoprire la mia libertà (una bella faticaccia insomma!), ecco che un figlio maschio mi obbliga a ragionare e fare i conti con la costruzione della mascolinità. 

A un anno impazziva per aerei e moto, a due voleva vedere le partite di calcio, a tre giocava a essere l’uomo ragno, a quattro collezionava pupazzi muscolosi (in confronto ai quali le Barbie sono quasi delle sottotono), a cinque mi ha detto che il suo colore preferito è il nero e da allora si veste come un giovane black block, l’anno scorso mi ha chiesto se potevo comprargli dei vestiti “da figo” iniziando da un paio di occhiali a specchio. Tutto questo è successo malgrado me, malgrado gli albi illustrati meravigliosi e senza stereotipi, malgrado i vestiti francesi colorati, il ban universale delle principesse e il teatro d’autore per bambini. La società faceva gol su gol, e io mi sentivo di perdere su tutta la linea ed era (ed è) solo un bambino; come sarebbe diventato da grande?

A un certo punto però ho capito che, visto che non saremmo andati a vivere in un’isola sperduta in mezzo al mare, la società avrebbe comunque avuto la meglio. Cosa potevo fare quindi?

Ecco le poche cose che ho capito.

La prima è avere un dialogo costante sulle emozioni per imparare a nominarle, riconoscerle, esprimerle. 

E poi fornirgli un ventaglio aperto di possibilità: il calcio, il laboratorio di movimento libero, i Pokémon e il corso di cucina. insomma, più che provare ad arginare i modelli, moltiplicarli perché abbia sempre nel suo panorama la possibilità della scelta. Provare a fare in modo che non ci sia una sola narrazione su come si è uomini, ma che siano tante. E poi parlare anche dei comportamenti che non ci piacciono e del perché non ci piacciono, decostruire ogni giorno un pochino quei modelli imposti e tossici. Di seguito una piccola cassetta degli attrezzi, per moltiplicare e decostruire, pensata per persone piccole e grandi che vogliono giocare a nuove mascolinità e rompere quelle vecchie.

È ancora presto per dire come andrà, per ora va bene.

Bambini

Vietato piangere

Vietato piangere, di Jonty Howley, traduzione di Anselmo Roveda, Edizioni EDT, 2022

Per Leo è il primo giorno in una nuova scuola e ha un po’ paura. Suo padre cerca di fargli forza con un vecchio adagio: “I veri uomini non piangono”. “I veri uomini non piangono”, si ripete Leo mentre attraversa la città, con lo zainetto sulle spalle. Vale anche per quel pescatore che, a pochi passi da lui, sta salutando la sua famiglia prima di imbarcarsi. E per quel nonno che gioca con il suo nipotino, o per il musicista che suona completamente assorbito dalla musica e dai ricordi. Ma allora, come mai tutti piangono?

Storie spaziali

Storie spaziali per maschi del futuro è un libro che raccoglie 12 fiabe originali ambientate su altrettanti pianeti immaginari, ciascuna delle quali affronta un tema cruciale per la formazione dell’identità maschile: dal rapporto con la figura paterna alla gestione degli squilibri di forza, dal riconoscimento delle emozioni oltre la rabbia all'esplorazione coraggiosa della propria identità, dalla scoperta di un romanticismo che non necessita di eroi all'importanza di saper fare un passo indietro e riparare ciò che si è rotto, dentro e fuori di sé. Il libro è parte di un progetto editoriale più ampio che include una serie podcast per bambini, ed è anche una newsletter per persone adulte a firma di Francesca Cavallo, scrittrice queer, femminista, lesbica e attivista per la parità di genere e i diritti Lgbtqia+.

Ragazzi femministi

I ragazzi possono essere femministi?, di Lorenzo Gasparrini, illustrazioni di Cristina Portolano, Edizioni Settenove, 2023

Il libro si rivolge ai giovani maschi che vogliono avvicinarsi al femminismo per capirne un po' di più e per liberarsi dagli stereotipi ancora esistenti sull'idea di “uomo” o “maschio”. “Il volume risponde alle tante domande che l'autore, filosofo e attivista femminista, formatore e genitore di ragazzi adolescenti, si è sentito rivolgere negli anni dai ragazzi e parla con un linguaggio semplice e accattivante, arricchito dalle vignette e dai fumetti di Cristina Portolano, fumettista del periodico Internazionale KIDS”.

Giovani adulti

Mica Macho

Cosa vuol dire fare l’uomo? Una guida corale per ridefinire il maschile

Un libro che nasce dall’esperienza della community online Mica Macho. “Fai l’uomo!”, lo avrete sentito dire tantissime volte. In famiglia, tra amici, nei film, nelle canzoni. Ma cosa vuol dire esattamente? Chi decide come si fa l’uomo? E soprattutto, è davvero così importante? Oggi esiste un solo maschile possibile. Una specie di gabbia dorata in cui veniamo costretti fin da piccoli, fatta di diritti e doveri, o meglio, di privilegi e catene. Questo libro vuole scavare dentro queste regole. Smontarle, rovesciarle, scardinarle.

Giù la maschera

Giù la maschera - Essere maschi oggi, di JJ Bola, Edizioni EL, 2020

Dalla penna del poeta ed educatore JJ Bola, un libro per affrontare il disagio maschile a partire da storie personali di ragazzi e di sportivi, per raccontare e misurarsi con i modelli tossici di mascolinità imposta.

 

Adulti

La mascolinità è tossica?, di Andrew Smiler e Matthew Taylor, traduzione di Beatrice Messineo e Dea Merlini, Edizioni Nutrimenti, 2022

Mascolinità tossica

Facendo un ampio uso di immagini e di riferimenti all’immaginario pop, questo libro approfondisce la mascolinità moderna nei suoi aspetti positivi e in quelli negativi, riesamina le diverse definizioni di mascolinità che sono state date nel corso della storia ed esamina le nostre attuali aspettative sui comportamenti, i ruoli e le responsabilità degli uomini, rivelando quanta pressione sociale subiscono.

Fuori le palle

Fuori le palle. Privilegi e trappole della mascolinità, di Victoire Tuaillon, traduzione di Chiara Licata e Giulia De Marco, postfazione di Vera Gheno, illustrazione di Federico Manzone, Add Editore, 2023

A partire da una rete di interlocutori che aprono nuove prospettive, Tuaillon mette in discussione il maschile a partire dal sistema economico e di potere. “Senza dogmatismi, questo libro testimonia come la mascolinità sia una costruzione sociale che colpisce le donne e intrappola gli uomini, ed evidenzia la necessità di una rivoluzione, già in atto, di tuttə contro quelle rappresentazioni che permettono al dominio maschile di perdurare, con il suo carico di privilegi, sfruttamento, violenza. Perché è tempo di trovare nuove strade e costruire uno spazio di fiducia comune”.

bell hooks

La volontà di cambiare, di bell hooks, traduzione di Bruna Tortorella, Edizioni Il Saggiatore, 2022

Scritto nel 2004 dalla pensatrice afroamericana bell hooks, che molto ha scritto sull’amore, La volontà di cambiare prende le mosse da una costatazione semplice: tutti hanno bisogno di amare e di essere amati, anche gli uomini. “Un libro che parla della rivoluzione affettiva necessaria per immaginare una società nuova, in cui nessuno debba più avere paura del proprio universo sentimentale”, specialmente gli uomini.

In chiusura, oltre ai libri, alcuni suggerimenti per ragionare sulla mascolinità. Il primo è una serie TV, Machos Alfa: dalle spagnole abbiamo sempre da imparare, in primo luogo a fare ironia. E sulla falsa riga delle romcom, anche Non sono un uomo facile, commedia francese in cui un uomo maschilista sbatte la testa contro un palo per svegliarsi in un mondo in cui le donne si comportano come uomini e viceversa. Un film leggero che ha la capacità di raccontare l’assurdità di alcune delle cose che vengono pensate come “normali”.

Dallo schermo alle casse: i podcast 

Due quelli consigliati: Il cuore scoperto, trasposizione italiana del podcast francese Le Coeur sur la table di Victoire Tuaillon, è una riflessione su come potrebbero essere le relazioni affettive, sui modelli che abbiamo ereditato e su quelli che potremmo inventare. Il secondo, Tutti gli uomini, di Irene Facheris, “voci maschili si raccontano per cambiare. Perché se il problema è sistemico, la soluzione deve essere collettiva”.