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Idee. Sette modi di fare impresa, sette le finaliste dell'ultima edizione del Premio Gamma Donna che il prossimo 29 settembre dal palco dell’Italian Tech Week si contenderanno il riconoscimento di 'migliore innovatrice italiana dell'anno'

Chi sono le migliori
innovatrici del 2023

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Foto: Unsplash/Bekky Bekks

Sono sempre di più le imprenditrici che provengono dal mondo della ricerca, dell’università e della scienza. "Donne che scelgono di investire il proprio talento e le proprie competenze in settori sfidanti ad alto contenuto tecnologico, trasformando l’innovazione in progressi e benefici concreti per la società, con un occhio sempre vigile all’impatto sociale e ambientale" parola di Gamma Donna, associazione che sostiene e promuove la crescita del ruolo delle donne nel mondo dell’impresa per favorire uno sviluppo economico sostenibile e duraturo, che dal 2004 coordina il Premio Gamma Donna con l’obiettivo di contribuire a ridurre il gender gap sociale ed economico attraverso esempi d’impresa innovativi e virtuosi. 

Ecco chi sono le sette finaliste dell'ultima edizione del premio, che il prossimo 29 settembre dal palco dell’Italian Tech Week si contenderanno il riconoscimento di migliore innovatrice italiana dell'anno. Sette donne alla guida di imprese in settori molto diversi "ma con un comune e solido impegno verso la sostenibilità e l'innovazione tecnologica e valoriale, sia nel business che nella gestione d'impresa" commentano le ideatrici del premio.

Sabrina Fiorentino, Trinitapoli (Battipaglia). Alla guida di Sestre, startup che si è affermata in Italia trasformando – insieme all'Università degli Studi di Bari – i prodotti tradizionali della dieta mediterranea e la ricchezza del territorio in integratori per le disfunzioni ormonali, in particolare femminili. L’idea di Sabrina, farmacista di formazione, è quella di "migliorare la qualità della vita delle donne e la loro fertilità, creando consapevolezza sulle malattie invisibili e sui tabù della medicina, e investendo in ricerca innovativa specializzata nella fertilità e nel trattamento delle patologie ormonali femminili, senza trascurare l’importanza del benessere psicologico".

Roberta Ligossi, Milano. Ideatrice di di Ta-Daan, vetrina internazionale che porta online un mondo tipicamente offline, quello delle piccole botteghe artigiane. La missione: promuovere uno stile di consumo alternativo, etico e consapevole, all’insegna della sostenibilità. Una scommessa che Roberta porta avanti con il un team di fondatrici under35, una community di 200mila follower e un network europeo di 5.000 piccole botteghe artigiane provenienti da tutta Europa. La visione: sensibilizzare le nuove generazioni su uno stile di consumo etico e sostenibile, e contribuire alla sopravvivenza e all’evoluzione del piccolo artigianato locale, ridefinendone il ruolo e il valore.

Susanna Martucci, Vicenza. Insieme al team AliseaSusanna trasforma gli scarti in prodotti innovativi, ispirando comportamenti positivi attraverso il design e l’economia circolare. Dalle discariche delle fabbriche al Design Store del MOMA di New York, trasformando gli scarti in oggetti di design, materiali per l’edilizia e risorse per la moda sostenibile. Nel 2013 incontra la polvere di grafite, scarto preziosissimo gettato a tonnellate in discarica dalle fabbriche che producono elettrodi. Da qui i brevetti g_pwdr technology (innovativo sistema per la tintura dei tessuti che risparmia il 90% di acqua e il 47% di energia), e Perpetua, l’unica matita prodotta oggi in Italia che consuma scarti senza produrne di nuovi – menzione d’onore Compasso d’Oro 2016, dal 2019 nel Design Store del Moma di New York.

Raffaella Moro, Milano. Ceo di Reair, startup che produce vernici antivirus e antibatteri: rivestimenti attivi e intelligenti che come “foreste invisibili” combattono l’inquinamento, preservano edifici e ambienti, purificano l’aria da inquinanti nocivi alla salute. Pareti autopulenti e facciate antiquinanti, prodotti che non solo abbattono l’inquinamento, ma preservano ambienti interni ed esterni. Nel settore cleantech Raffaella Moro ha dato vita a una tecnologia totalmente verde, certificata, sicura e duratura che permette di ridurre sensibilmente la presenza di batteri e virus in ambienti di uso collettivo, sfruttando il principio della fotocatalisi per il trattamento delle superfici interne ed esterne. Il processo: una volta colpite dalla luce le molecole fotosensibili venute a contatto con l’umidità dell’aria, accelerano la decomposizione delle sostanze organiche nocive presenti nell’ambiente, riducendo la carica fino al 99,98%.

Elisa Piscitelli, Milano. A partire da una forte passione per le materie tecniche e scientifiche, insieme a Maria Paola Testa, ha fondato Futurely, startup all’avanguardia nel settore dell'educazione, un percorso di orientamento digitale rivolto ai giovani delle scuole medie e superiori, con l'obiettivo di ridurre dispersione scolastica e disoccupazione. Rientrata dal MIT di Boston e dalla Silicon Valley, Elisa fonda la sua impresa nel 2021, accompagnando ogni anni 20.000 tra ragazze e ragazzi, e collaborando con più di 100 scuole e 25 aziende. Chi ha completato il percorso ha riscontrato una crescita di consapevolezza, curiosità e coraggio. Ingredienti più che necessari per prendere le decisioni giuste e affrontare il futuro con fiducia.

Dina Ravera, Roma. Con il motto "nessun obiettivo è impossibile" e la convinzione che il turismo sia il "petrolio dell’Italia", Dina guida Destination Italia Group capofila di un gruppo che opera nel turismo di fascia alta. Si tratta della più importante travel-tech italiana, componendo pacchetti di turismo esperienziale di lusso sulla base delle caratteristiche e delle esigenze dei clienti. La tecnologia è il cuore del suo modello di business, con una piattaforma che integra 10mila experience provider e 1.000 tour operator di tutto il mondo per comporre in tempo reale soluzioni su misura per viaggiatori di 90 paesi diversi. Il modello di governance, basato sul concetto innovativo di “gruppo a rete”, include numerose startup lasciando agli imprenditori ampia autonomia nello sviluppo della propria azienda, beneficiando al tempo stesso delle sinergie di gruppo. 

Cristiana Vignoli, Verona. Con Hemera Pharma ha messo a punto la prima terapia al mondo per la cura delle lesioni del midollo spinale: un progetto biotech di medicina rigenerativa e alta ricerca tutto italiano. Nella sua carriera ha ricoperto prestigiosi incarichi, tra i tanti quello di responsabile ricerca e innovazione e affari generali della Fondazione Alma Mater di Bologna. Oggi Cristiana è AD di Hemera Pharma, spinoff dell’Università di Verona e dell’Università di Milano, nata nel 2021 come azienda biotech specializzata in medicina rigenerativa per le malattie neurologiche. Un progetto di alta ricerca tutto italiano, che coinvolge due atenei e alcuni centri di eccellenza del Centro-Nord Italia all’avanguardia nel trattamento delle lesioni midollari. La missione: rispondere a un “bisogno medico insoddisfatto” a livello globale, con un forte impatto sulla qualità e sulle prospettive di vita di oltre 500.000 pazienti, spesso giovani, con costi sanitari e sociali significativi, quantificati in media in 2 milioni di euro a paziente. 

"Generatrici di tecnologia e di idee innovative, sempre più spesso le imprenditrici scommettono su nuovi modelli di business e di governance a rete, creando vere e proprie filiere dell’innovazione sostenibile, che mettono a fattor comune le risorse del territorio per accelerare la crescita e moltiplicare l’impatto" commenta Gamma Donna.

Durante la finale, raccontano, alla quale sarà possibile assistere in presenza e in live streaming, saranno proclamate anche le vincitrici del Women Startup Award di Intesa Sanpaolo Innovation Center per la startupper più innovativa; del WE for Sustainability Award powered del Cottino Social Impact Campus per l’imprenditrice che, grazie alla strategia d’impatto della sua impresa, sta affrontando la transizione ambientale, sociale o culturale con obiettivi sostenibili; del Giuliana Bertin Communication Award, riconoscimento di Valentina Communication per l’imprenditrice distintasi nel campo della comunicazione.