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Playlist. Questo mese su Prossima abbiamo iniziato a comporre un lessico minimo del mondo digitale, un glossario essenziale che sappia farci da bussola. Partiamo da cinque parole per capire l'AI: algoritmo, coding, crowdmapping, dataset, Internet of Things

Cinque parole
per capire l'AI

2 min lettura
Foto: Unsplash/Resource Database

Completamente immerse nella società delle immagini, oggi le lingue sono spesso ingabbiate negli automatismi figli del nostro tempo. Per questo ci è sembrato più che mai importante tornare alle parole con un'attenzione rinnovata e curiosa, quella necessaria alla comprensione delle cose da cui prende forma ogni tipo di conoscenza. 

Da questa spinta è nato il glossario di Prossima, con cui vogliamo comporre un lessico minimo del mondo digitale, l'alfabeto essenziale per orientarci nell'oceano spesso spaesante del dibattito pubblico su innovazione e intelligenze artificiali.

Molte espressioni ormai entrate nell'uso, talvolta direttamente in inglese, infatti, restano spesso opache nel significato. Il nostro obiettivo è quello di renderle più trasparenti, lavorare a delle agili bussole linguistiche che sappiano orientarci, verso una sempre più solida alfabetizzazione digitale.

Questo mese abbiamo iniziato con cinque parole/espressioni che negli ultimi anni abbiamo letto e sentito pronunciare incessantemente e rispetto a cui noi per prime non avremmo saputo dire molto.

Le parole sono: algoritmo, coding, crowdmapping, dataset, Internet of Things. Ne abbiamo rintracciato le origini etimologiche e l'entrata nell'uso comune. I significati originari e le declinazioni successive. Cercando di usare un linguaggio comprensibile e divulgativo ma allo stesso tempo fedele alle discipline che le hanno viste nascere, e fornendo sempre in fondo alla scheda di ogni parola dei riferimenti autorevoli per approfondire.

Un lavoro appena iniziato, che ci appassiona, e che non vediamo l'ora di scoprire, una parola dopo l'altra dove ci porterà.

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