Un rapporto dell'Istituto nazionale per l'analisi delle politiche pubbliche mostra che in Italia le figlie delle donne meno istruite hanno più probabilità di restare inattive. Un fenomeno che ne ostacola l'emancipazione e l'autodeterminazione, alimentando le disuguaglianze di genere nell'occupazione
povertà
La povertà in Italia riguarda soprattutto le donne, la cui condizione resta però invisibile ai criteri con cui vengono raccolti e analizzati i dati, che non tengono conto dei fattori culturali e sociali, e non solo economici, che contribuiscono a mantenerla. Le politiche virtuose nasceranno dal ripensamento delle misurazioni
Ne Il lavoro non ti ama (Minimum Fax, 2022) la giornalista americana Sarah Jaffe denuncia con fermezza la truffa sottesa al "lavoro fatto per amore" che nutre il mercato dell’iper-produttività, e lo fa attraverso un’inchiesta che tiene insieme moltissimi riferimenti femministi
Salario minimo legale: una simulazione a partire dai dati disponibili più recenti e disaggregati per genere, età e provenienza geografica, indaga a quali condizioni in Italia si tradurrebbe in un reale beneficio e per chi
Piattaforme di lavoro e disuguaglianze: due progetti nati durante la pandemia mostrano come per conciliare nuove opportunità di mercato e tutela delle persone serve uno sguardo intersezionale, capace di tenere insieme genere e innovazione, diritti e comunità
Con il passaggio al sistema retributivo il gap di genere nelle pensioni ha ripreso a crescere in termini percentuali e ha rallentato fortemente la discesa in termini assoluti. Due esperti invitano a riflettere sull'impatto che la legge di bilancio avrà su questo divario
I dati di uno studio condotto sui paesi dell'Unione europea mostrano come abbiamo bisogno di uno sguardo di genere per rendere migliori e più giuste le nostre economie: in Europa le donne sono a rischio povertà anche quando lavorano
Esther Duflo, la più giovane ad aver mai ricevuto il Premio Nobel per l'Economia, seconda donna dopo Elinor Ostrom. Una scheda
A un mese dall'assegnazione del Nobel per l'economia a Esther Duflo, Abhijit Banerjee e Michael Kremer, il dibattito tra gli economisti si è acceso sui limiti metodologici degli approcci più in voga nella lotta alla povertà. L'analisi di Marcella Corsi