Mariella Gramaglia

Giornalista professionista, ha lavorato per la Rai e per numerose riviste e quotidiani, per i quali ha svolto attività editoriale e pubblicistica, in particolare sui temi storici e culturali del movimento delle donne. È stata giornalista parlamentare e direttrice del mensile "Noi Donne". Membro del parlamento italiano dal 1987 al 1992 e dal 2001 al 2006 assessora alle politiche per la semplificazione e le pari opportunità del Comune di Roma. Dal 2000 è docente di teoria e tecniche della comunicazione pubblica presso la Facoltà di Scienze della Comunicazione dell'Università di Teramo. È venuta a mancare il 15 ottobre 2014.

ARTICOLI PUBBLICATI

Storie

Al dilagante turpiloquio dei politici, alla sciatteria e all’incuria linguistica della scena mediatica, l’editore torinese Hugo Rosemberg risponde coinvolgendo intellettuali di spessore in una collana che prende in esame e valorizza il significato delle parole, nella convinzione che le parole non siano solo mezzi d’espressione, ma una parte del pensiero stesso

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Storie

Tutti i numeri della 194: la riduzione degli interventi, la percentuale di obiettori, la questione meridionale, le immigrate e gli aborti clandestini. Un annus horribilis, il 2005 del referendum sulla fecondazione assistita. Una speranza per il futuro, l’RU486. Storia e attualità di una legge senza pace

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Politiche

Cosa dicono le ultime elezioni amministrative per le donne? Se si guarda al risultato dei sindaci, il dato è sconfortante: poco più di 1 eletta ogni 10. Ma nei consigli comunali - a partire da Roma - le cose cambiano, grazie al meccanismo della doppia preferenza. Una lezione per la legge elettorale nazionale

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Politiche

Il presidente della Repubblica ha nominato dieci uomini per due commissioni, con l'incarico di cercare la strada per uscire dalla crisi politica ed economica del paese. Qui a inGenere pensiamo che una task force tutta maschile sia espressione del problema italiano, non della sua soluzione. Non sono proprio i network degli "old boys" ad averci fatto colare a picco?

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Politiche

30% di donne in parlamento, è una festa? Sui seggi del M5s le donne sono arrivate a valanga, trovando cancelli aperti. Mentre a sinistra sono riuscite a forzare l'orrendo "porcellum", ma sono rimaste fuori laddove c'era il voto di preferenza, nelle regioni. Il che ci consegna qualche lezione, tecnica e politica

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