Foto: MeTooEP

Europa, basta molestie nei parlamenti

Politiche
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L'85,2% delle donne che fanno parte di un parlamento subisce violenza psicologica, il 46,9% riceve minacce di morte, di stupro o di violenza fisica, il 58,2% è sotto attacchi di tipo sessita tramite social network. Sono i dati del nuovo rapporto diffuso dall'Unione interparlamentare che ha condotto un'indagine su 45 dei 47 paesi appartenenti al Consiglio d'Europa, tutti tranne Malta e la Repubblica slovacca. All'indagine hanno partecipato 123 donne, 81 di queste sono state parlamentari e 42 erano parte dello staff.

Lo studio mostra come sessismo, abusi e violenze contro le donne strutturino di fatto le relazioni all'interno dei parlamenti europei, "la portata e la natura di questi atti, che rappresentano violazioni di diritti fondamentali devono essere affrontati dai parlamenti e richiedono interventi concreti" ha commentato l'Unione interparlamentare.

L'indagine conferma come chi ricopre un incarico sia a rischio soprattutto di violenza psicologica, e quindi anche di violenza economica. Il 10% per cento delle intervistate ha subito danni a propri beni materiali, e il 7,5% è stato sistematicamente ostacolato nell'ottenere le risorse necessarie a realizzare gli obiettivi associati alla carica che ricopriva.

Ma non è tutto: il 67,9% delle intervistate ha dichiarato di essere stato oggetto di commenti relativi al proprio aspetto fisico o basati su stereotipi di genere. Il 24,7% ha subito violenza sessuale, il 14,8% ha subito violenza fisica.

Tra le parlamentari, le donne con meno di 40 anni sono state più soggette a violenze psicologiche e molestie sessuali. Quelle attive nella lotta alla discriminazione di genere e alla violenza sulle donne sono state prese di mira più spesso.

Il rapporto è stato presentato a Bruxelles il 6 febbraio all'interno della campagna MeTooEP, partita nel 2017 da un gruppo di lavoratrici e lavoratori del Parlamento europeo per il contrasto alle molestie sui luoghi di lavoro. Oggi alle 16.30 il MeTooEP inviterà ufficialmente in sede plenaria i candidati alle prossime elezioni europee a firmare un documento per impegnarsi a contrastare attraverso leggi e politiche le molestie e il sessismo all'interno del Parlamento europeo.

Leggi il rapporto dell'Unione interparlamentare

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