Due ricercatrici spiegano perchè sono i risultati del loro lavoro a portarle a sostenere la decisione di Amnesty per la decriminalizzazione della prostituzione
Prostituzione, con Amnesty per la decriminalizzazione
L’11 agosto scorso il Consiglio Internazionale di Amnesty International ha votato una risoluzione in cui si dichiara a favore di una completa decriminalizzazione della prostituzione. Si dichiara contraria sia a politiche di criminalizzazione dell’offerta di sesso a pagamento che della domanda. E’ una decisione che ha suscitato molto scalpore con forti prese di posizioni sia a favore che contrarie.
Peraltro anche l’Economist ad agosto 2014 aveva dedicato un rapporto al mercato del sesso a pagamento in cui, pur partendo da motivazioni diverse da quelle di Amnesty, concludeva con una presa di posizione molto simile a favore di una completa liberalizzazione del mercato (non una grande sorpresa per il giornale simbolo del liberalismo per eccellenza!).
Le nostre ricerche sia recenti che passate ci inducono a sostenere la decisione di Amnesty.
Che cosa sappiamo degli agenti di questo mercato (prostitute e prostituti, clienti, sfruttatori)? Che tipo di persone sono in termini di caratteristiche socio-demografiche, di comportamento e di motivazioni? Sono diversi dal resto della popolazione? Inoltre la domanda più importante è come si comportano questi agenti nei vari assetti istituzionali all’interno dei quali operano (la strada, i bordelli, i night-clubs, ecc) a fronte dei vari regimi di regolamentazione (criminalizzazione della domanda, dell’offerta, dello sfruttamento, legalizzazione, decriminalizzazione).
Alcuni progetti internazionali (che includono tra i principali ricercatori anche Francesca Bettio, Steinar Strøm, Vanessa Munro e istituzioni come United Nations Office for Drugs and Crime, International Organization for Migration e il Ministero degli Interni della Gran Bretagna) e qualche pubblicazione (tra le varie si vedano quelle riportate in bibliografia) ci hanno portato alle seguenti posizioni basate sull’analisi dei dati.
- L’offerta di sesso a pagamento
Chi lavora nel mercato della prostituzione (o del sesso a pagamento) sono sia donne che uomini e non solo donne. Tutti i rischi che affrontano (in termini di salute, violenza e non essere pagati per i servizi resi) aumentano quando la prostituzione è criminalizzata anche perchè la collaborazione con i servizi sanitari, le forze di polizia e le organizzazioni non governative diventano più difficili. Anche la lotta contro la tratta e lo sfruttamento dei minori diventa più difficile. Le nostre ricerche su un campione di 1.074 donne oggetto di tratta a scopo di sfruttamento sessuale basata sui dati OIM sulle vittime di tratta dalla Nigeria e dall'Est Europa verso la Comunità Europea mostrano che le donne che lavorano in strada rispetto a quelle che lavorano in hotel, appartamenti e night clubs hanno un benessere maggiore perché sono più libere di muoversi, subiscono minori violenze e hanno maggior accesso a cure mediche. Le politiche di criminalizzazione, sia dal lato della domanda che dell’offerta, hanno come effetto quello di spingere gli scambi di sesso a pagamento verso spazi chiusi e separati dal resto della società, e quindi anche il benessere delle donne oggetto di tratta a scopo di sfruttamento sessuale peggiora. Non dobbiamo dimenticarci che le donne oggetto di tratta, dopo essere state ridotte ad una situazione di schiavitù, entrano nel mercato del sesso a pagamento e pertanto le politiche che influiscono sul mercato del sesso hanno anche un’influenza sulla tratta.
- La domanda di sesso a pagamento
I clienti (soprattutto ma non esclusivamente uomini) sono persone nella media: abbiamo analizzato alcune caratteristiche socio demografiche dei clienti rispetto al resto della popolazione negli USA e in Gran Bretagna e ci sono differenze minime con il resto della popolazione. Tuttavia i clienti hanno paura di essere scoperti perché ci tengono alla loro reputazione (a maggior ragione se hanno posizioni sociali prestigiose) e pertanto politiche proibizionistiche che rendono la prostituzione più nascosta aumentano la domanda riducendo il rischio di essere scoperti.
Certamente in presenza di politiche di criminalizzazione della domanda, i clienti devono affrontare un rischio maggiore. Tuttavia i clienti in media sono amanti del rischio: c’è una forte correlazione tra domanda di sesso a pagamento e altri comportamenti rischiosi (come l’uso di droghe, il fumo, il sesso non sicuro) quindi i clienti saranno più attratti da un mercato loro vietato.
Non c’è nessuna evidenza che la decriminalizzazione faccia aumentare la domanda anche perché in quei regimi dove la prostituzione è criminalizzata la domanda non è quantificabile; c’è invece molta evidenza, sulla base della nostra ricerca e quella di altri, che il benessere dei lavoratori e lavoratrici nel mercato del sesso migliora nei regimi dove la prostituzione è decriminalizzata in confronto a quelli in cui la prostituzione è criminalizzata.
Se le politiche pubbliche devono essere decise sulla base del benessere degli agenti coinvolti, la scelta di Amnesty è senz’altro fortemente motivata.
Il numero di osservazioni totali cambia a causa dei valori mancanti nelle risposte. Fonte: Di Tommaso et al(2009)
Tabella 2. Donne oggetto di tratta a scopo di sfruttamento sessuale: caratteristiche del lavoro.
Il numero di osservazioni totali cambia a causa dei valori mancanti nelle risposte. Fonte: Di Tommaso et al(2009)
Bibliografia
Della Giusta, M., Di Tommaso, M.L. e Strøm S. (2008), Sex Markets. A denied industry, Routledge, London e New York.
Della Giusta, M., Di Tommaso, M.L. e Strøm S. (2009a) Who is Watching? The market for prostitution services. «Journal of Population Economics», 22 (2), pp. 501-516.
Della Giusta, M., Di Tommaso M.L., Shima I., Strøm S. (2009b), What money buys: clients of street sex workers in the US, «Applied Economics»,41 (18):2261-2278.
Della Giusta, M., Di Tommaso, M.L., Jewell, S.L. (2014) "Stigma and Risky Behaviors among Clients of Prostitutes" Working paper, Department of Economics and Statistics, QR 19/2014, ISSN: 2039-4004
Di Tommaso, M.L., Shima I., Strøm S., Bettio F., (2009)As bad as it gets. Well-being deprivation of sexually exploited trafficked women,European Journal of Political Economy 2009, vol. 25, pp. 143-162.