Riprendiamoci
le città

Più del novanta per cento delle strade europee porta il nome di un uomo. Lo dicono i dati raccolti dallo European Data Journalism Network che ha condotto un'analisi su oltre 140mila strade in 30 città. È ora di ripensare la progettazione urbana
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Che si tratti di una grande arteria alla periferia di una metropoli o di un vicolo nel centro di una cittadina, di una città della penisola scandinava o collocata sulle coste del Mediterraneo, delle regioni più occidentali d’Europa oppure di Kiev, le strade d’Europa hanno almeno una cosa in comune: rendono onore molto più spesso agli uomini rispetto alle donne.
In collaborazione con altri membri dello European Data Journalism Network abbiamo esaminato 145,933 strade in 30 grandi città europee, sparse in 17 diversi stati membri dell’Ue o candidati a entrarvi. In media, il 91 per cento delle strade intitolate a individui è dedicato a uomini. A Stoccolma, la città dove il divario di genere è minore, le strade dedicate a uomini rappresentano comunque più dell’80 per cento del totale.[1]
Città diverse, donne diverse
Si notano alcune differenze tra le varie città. Per esempio, in alcune regioni europee, soprattutto in Europa settentrionale e centro-orientale, è relativamente poco comune intitolare le strade a persone. Oltre a Stoccolma, le città con più strade dedicate a donne sono Copenaghen e le città spagnole, ma i dati di queste ultime sono gonfiati dall’enorme numero di vie o piazze dedicate ai vari appellativi della Vergine Maria (211 strade in appena tre città). Al contrario, ad Atene, Praga e Debrecen sono dedicate a donne meno del 5 per cento delle vie intitolate a individui.
Complessivamente, le strade che abbiamo analizzato commemorano circa 41mila diversi individui. Anche se l’Europa è densamente popolata e può contare su una ricca storia millenaria, soltanto 3500 donne sono riuscite a ottenere una strada intitolata a loro nelle 30 grandi città che abbiamo analizzato. Se oggi fossero tutte vive potrebbero riempire gli appartamenti e le case di un unico viale. È un’indicazione chiara di chi è stato più celebrato nelle nostre società. La preponderanza maschile nei nomi delle nostre strade esercita un’influenza subliminale ma continua che perpetua la marginalizzazione dei contributi dati dalle donne alla storia, all’arte, alla cultura o alla scienza.
Percentuale delle strade intitolate a donne rispetto a quelle dedicate a persone

Articolo pubblicato in collaborazione con lo European Data Journalism Network, leggi l'articolo originale.
Note
[1] La nostra analisi copre le seguenti città: Atene, Barcellona, Berlino, Breslavia, Bruxelles, Bucarest, Budapest, Chisinau, Copenaghen, Cracovia, Danzica, Debrecen, Genova, Katowice, Kiev, Lione, Lisbona, Lodz, Madrid, Milano, Palermo, Parigi, Praga, Roma, Siviglia, Stoccolma, Torino, Varsavia, Vienna e Zagabria. Tutte le strade si possono esplorare qui.
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