
Sempre più spesso hanno meno di 35 anni e scelgono il turismo, il commercio e i settori finanziario e tecnico-scientifico. È il ritratto delle nuove imprenditrici che emerge dagli ultimi dati diffusi dall'Osservatorio sull'imprenditoria femminile di Unioncamere-InfoCamere.
"Dal 2010 sono 4 su 10 le imprese femminili che hanno visto la luce (tra gli uomini, solo 3 su 10 hanno meno di 7 anni)" si legge nella nota dell'Osservatorio. Inoltre, le imprese guidate da donne che hanno meno di 35 anni rappresentano il 12% del totale dell'imprenditoria femminile, mentre per gli uomini la fetta degli under 35 si limita all'8,5% del totale.
"Le 554mila imprese femminili nate negli ultimi 7 anni stanno lentamente modificando la mappa settoriale e geografica del fare impresa delle donne" commenta l'Osservatorio.
Aumenta infatti, rispetto al passato, la preferenza per i settori finanziario e assicurativo e per le attività professionali scientifiche e tecniche. Dal 2010 sono nate rispettivamente più di 13 mila e 18mila imprese in questi due settori. Inoltre, fermo restando che la presenza femminile si concentra ancora nel settore agricolo (dove si attesta a oltre il 16%), solo l'11% delle nuove imprenditrici lo ha scelto. Quasi il 45% ha preferito invece investire in progetti dedicati a turismo e commercio, alloggi e ristorazione, noleggio e agenzie di viaggio.
Le regioni migliori dove aprire un'attività per le donne si confermano essere Lombardia, Lazio e Campania. Puglia, Lazio e Toscana quelle che hanno registrato un dinamismo più consistente negli ultimi anni. Qui, le nuove imprese femminili sono andate a coprire più del 40% del totale dell'imprenditoria femminile a livello regionale.