Circa 84 ore al mese, più di mille in un anno. Sono le ore che le donne italiane hanno meno degli uomini per se stesse e per il lavoro.
Secondo il Rapporto annuale sulla situazione del paese appena diffuso dall'Istituto nazionale di statistica (Istat) l'Italia è ancora il paese europeo con le maggiori differenze di genere nella divisione del tempo dedicato al lavoro familiare.
Ecco in breve cosa emerge dal rapporto, sulla divisione del tempo tra uomini e donne.
LE DONNE
Dedicano circa 3 ore in più degli uomini alle attività domestiche e di cura dei familiari, la differenza supera le 4 ore nelle coppie con figli, e arriva a 4 ore e 40 nelle coppie in cui lavora solo lei.
Sono loro nell'80% dei casi a lavare e stirare e nel 70% a occuparsi della pulizia della casa e della preparazione dei pasti.
Non sarà un caso se rappresentano i tre quarti degli oltre 4 milioni di occupati part time.
Né che partecipano di più ad attività di associazionismo e volontariato quando non hanno responsabilità familiari: il tasso di volontariato femminile supera quello maschile tra i 14 e i 24 anni (17,0% contro il 12,7% dei maschi) e tra le persone che vivono da sole (19,0% contro il 16,9% degli uomini).
In generale la convivenza comporta per loro un maggiore carico di lavoro domestico, motivo per cui spesso quando lei lavora e ci sono figli si ricorre a un aiuto esterno, gratuito da parte di parenti e amici nel 34,5% dei casi o a pagamento nel 14,3% dei casi.
GLI UOMINI
Sono più predisposti a condividere la cura dei figli, la spesa e a occuparsi di contabilità familiare, le lavatrici al massimo le riparano ma di fare il bucato o pulire il bagno non se ne parla.
Sono soprattutto loro a vedere con maggiore frequenza gli amici (il 70,2% contro il 62,4% delle donne) e a partecipare più attivamente all'associazionismo e al volontariato (14,1% contro il 12,3% delle donne).
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