Foto: Chiara Pasqualini

Sempre più inQuiete

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Guarda la registrazione dell'edizione 2020.

Torna inQuiete, festival di scrittrici nato intorno alla Libreria Tuba di Roma e giunto quest'anno alla sua quarta edizione. Un'edizione speciale, che vuole raccontare il segno che la pandemia ha lasciato sui corpi e nei pensieri delle donne "dando spazio alle urgenze e alle emergenze che hanno attraversato le vite di molte in luoghi lontani e diversi del pianeta" spiegano le ideatrici. 

Da Sydney a New York, passando per l’Europa e il Sudamerica, saranno infatti italiane e straniere le scrittrici che il 24 e il 25 ottobre parteciperanno, intervenendo all'interno di un programma ricco di serate e pomeriggi "inquieti". Questi ultimi, pensati per dar respiro ai temi che tengono legato il festival alla contemporaneità, con approfondimenti e dibattiti, insieme a giornaliste, scrittrici, studiose, filosofe, artiste. Le sere, dirette invece dalla regista Adele Tulli, e dedicate alla performance, con un alternarsi di ritratti di grandi scrittrici e poete, reading, monologhi comici, dialoghi e brevi contributi video e fotografici da diverse parti del mondo. 

Gli appuntamenti quest'anno si svolgeranno in streaming sul sito del festival.

Tra le ospiti: Caterina Botti, Maria Rosa Cutrufelli, Manuela Fraire, Flavia Gasperetti, Alessandra Sarchi, Silvia Bre, Chiara Bersani, Carola Susani, Francesca Tilio, Donatella Di Pietrantonio, Silvia Avallone, Francesca d’Aloja, Laura Valente, Isabella Ferretti, Beatrice Masini, Luisa Sacchi, Tiziana Triana, Annalisa Camilli, Elisa Casseri, Concita de Gregorio, Claudia Durastanti, Loredana Lipperini, Valeria Parrella, Laura Pugno, Lidia Ravera, Judith Butler, Alia Trabucco Zerán, Guadalupe Nettel, Márcia Tiburi, Chiara Valerio, Igiaba Scego, Sheila Heti, Lorenza Pieri, Danielle Pollack, Lucia Sobrera, Caterina Venturini, Marilina Winik, e tante altre.

Novità di questa edizione, un'attenzione particolare all'arte contemporanea: "grazie alla collaborazione con LAZZARO Art doesn't sleep. Un progetto nato da un’idea di Laura Mega, artista italiana da anni residente a New York e Claudia Pecoraro, curatrice e ricercatrice con base a Roma" raccontano le ideatrici del festival. Un progetto che si tradurrà in proiezioni pubbliche di opere realizzate da artiste durante il lockdown: dalle finestre del quartiere Pigneto i proiettori trasformeranno i muri dei palazzi creando una galleria luminosa.

Foto: Chiara Pasqualini