Playlist. Un’informatica, una neuroscienziata, una sociologa, una femminista e una scrittrice ci spiegano il rapporto tra esseri umani e macchine. Cinque TED Talk, cinque prospettive originali per pensare l’intelligenza artificiale
Cinque video su
donne e AI
Con la prima playlist di quest'estate, abbiamo scelto di esplorare l'intelligenza artificiale attraverso le parole di cinque libri scritti da donne. Questa playlist vuole portarvi ancora più dentro l'AI, ascoltando le voci di cinque donne, cinque esperte di ambiti molto diversi tra loro che gettano luce su questo universo sfatandone i miti, i preconcetti e quell'alone di timore e mistero che spesso lo circonda quando ne sentiamo parlare nella vita di tutti i giorni, e proponendo soluzioni per renderlo più vicino alle donne.
Why AI is incredibly smart and shockingly stupid (perché l'AI è incredibilmente intelligente e sorprendentemente stupida). "Il senso comune non è così comune", affermava Voltaire nel XVIII secolo. Secondo l'informatica Yejin Choi, la citazione del filosofo illuminista non potrebbe essere più attuale quando si parla di intelligenza artificiale. Docente di computer science presso l'Università di Washington, insignita della prestigiosa MacArthur Fellowship nel 2022, Choi è letteralmente immersa nel mondo dell'AI; in particolare, con la sua ricerca sta cercando di capire se questi sistemi possano (o debbano) apprendere un modo di ragionare basato sul senso comune. Attraverso questo TED talk, si pone l'obiettivo di demistificare lo stato attuale degli imponenti sistemi di intelligenza artificiale come ChatGPT, evidenziandone problemi e limiti, e identificando i vantaggi della costruzione di sistemi di intelligenza artificiale più piccoli, allenati sulla base delle norme e dei valori del vivere comune.
How to get inside the "brain" of AI (come entrare nel "cervello" dell'intelligenza artificiale). Alona Fyshe è un'esperta di reti neurali artificiali che si occupa dei modi in cui il cervello umano processa il linguaggio, convogliando nella sua ricerca gli apporti di tre diverse aree di studio: linguistica computazionale, machine-learning e neuroscienze. La studiosa imposta in questo video una riflessione che tenta di dare risposta alla domanda delle domande sull'AI: l'intelligenza artificiale ci capisce? Analizzando le capacità di elaborazione del linguaggio di tecnologie come ChatGPT, Fyshe ci porta nel "cervello" che si cela dietro i sistemi di apprendimento automatico, e ci spiega che questi sistemi, per quanto siano spesso più che convincenti nel sembrare umani, sono in realtà molto diversi dalla nostra intelligenza.
How biased are our algorithms? (quanto sono prevenuti i nostri algoritmi). Safiya Umoja Noble insegna Studi di genere e afroamericani presso l'Università della California a Los Angeles (Ucla), dove è stata co-fondatrice e attualmente codirige l'Ucla Center for Critical Internet Inquiry. Si occupa di studiare le nuove tecnologie dal punto di vista delle scienze sociali, investigando in che modo i valori e l'etica influiscano sul modo in cui sono progettate. La sua ricerca ha preso spunto dalla sua esperienza di vita, costellata, in quanto persona afroamericana, da pregiudizi, stereotipi, episodi di razzismo. In questo breve talk ci spiega perché dovremmo recuperare un po' di sano scetticismo nei confronti degli algoritmi su cui facciamo affidamento nella vita di tutti i giorni, in quanto allenati a partire da insiemi di dati che sono intrinsecamente caratterizzati dai cosiddetti bias – distorsioni, preconcetti.
Why we need to design feminist AI (perché è necessario progettare un'intelligenza artificiale femminista). L'intelligenza artificiale è sessista: pregiudizi inconsci e idee retrograde sono incorporate all'interno dei chatbot già a partire dalla fase della progettazione da parte delle grandi aziende tecnologiche, dal rispondere solo a comandi provenienti da voci maschili al tollerare un linguaggio offensivo. A dirlo in questo video è l'esperta Josie Young, attualmente program manager nella sezione Gaming di Microsoft. Young ha condotto una ricerca esplorativa per creare e allenare i chatbot secondo principi etici e femministi, oggetto del suo talk. Il rischio, altrimenti, è di aggravare i problemi della società in cui viviamo, invece che tentare di risolverli.
Is humanity smart enough to survive itself? (l'umanità è abbastanza intelligente da sopravvivere alla propria intelligenza?). Chi scrive per mestiere ha la capacità di creare mondi che non esistono, di proiettarsi e immaginare il futuro. Nei suoi racconti, la scrittrice Jeanette Winterson riflette sulla natura umana a partire da storie d'amore e sentimenti. Nel romanzo The stone gods (2007), ambientato su un pianeta blu, Winterson affronta in chiave fantascientifica il tema dell'amore e la vocazione umana, apparentemente insopprimibile, all'autodistruzione. In questo video la scrittrice ci espone la sua visione di futuro, in cui intelligenza umana e artificiale si fondono insieme per formare quella che lei chiama "intelligenza alternativa", gettando uno sguardo filosofico sulla nostra specie e sul nostro destino con acume e intuizione.
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