
Il 24 e il 25 novembre le donne si incontrano a Roma per manifestare "contro la violenza di genere e le politiche patriarcali e razziste del governo". A lanciare l'appello è la rete Non una di meno che annuncia l'appuntamento per il 24 novembre alle 14 in Piazza della Repubblica a Roma per la mobilitazione nazionale, e il 25 novembre per l'assemblea nazionale in preparazione dello sciopero globale delle donne che ci sarà l'8 marzo.
"Da più di due anni siamo nelle piazze e nelle strade a ribadire che i femminicidi sono la punta di un iceberg fatto di oppressione: la violenza maschile comincia nel privato delle case ma pervade ogni ambito della società e diventa sempre più strumento politico di dominio, producendo solitudine, disuguaglianze e sfruttamento" racconta la rete.
Le misure e le proposte di legge del governo in carica, continua la rete "insistono su un modello patriarcale e autoritario che vorrebbe schiacciare e ridurre al silenzio la nostra libertà. Contro le donne si scaglia il Ddl Pillon su affido e mantenimento dei figli per difendere la famiglia tradizionale e ristabilire ruoli e gerarchie di genere che negano l’autodeterminazione delle donne. La libertà di decidere sul nostro corpo e delle nostre vite è sempre più attaccata da campagne fondamentaliste di criminalizzazione dell’aborto che oggi trovano spazio in ogni parte del mondo e rappresentanza nel governo".
"Mentre dichiara di voler porre fine alla povertà, questo governo pianifica misure che intensificano la precarietà e accentuano la dipendenza economica che ci espone ancora di più alla violenza e alle molestie sul lavoro" commenta Non una di meno. "Smantellano il welfare e pretendono che le donne, italiane o migranti, gratuitamente o in cambio di un salario da fame si occupino del lavoro domestico e di cura". "Non ci stiamo al gioco razzista che strumentalizza stupri e femminicidi. La violenza contro le donne non ha colore: è sempre violenza maschile".