La selezione e il finanziamento della ricerca in Europa sono affidate, per gran parte, a accademici maschi di mezz'età. Le donne sono sottorappresentate e questo diminuisce il loro peso complessivo nella scienza e nella politica della scienza. Possiamo permetterci di sprecare il potenziale apporto femminile alle sfide della ricerca?
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Il sorpasso comincia alle superiori, e il gap aumenta alla laurea: in questo caso, tutto a vantaggio delle ragazze italiane, che studiano di più e meglio dei loro coetanei. Crollano i matrimoni. E le famiglie tradizionali sono solo un terzo del totale
L'istruzione paga, per tutti e in tutt'Europa. Ma sui rendimenti della laurea pesano molto il genere e l'origine familiare. Questo vale in particolare per le laureate italiane. Un'analisi sui dati europei spiega cosa succede alle nostre studentesse nell'accesso al lavoro
Ora che i corpi hanno riempito le piazze è ora che nuove idee riempiano i cervelli. In questo articolo le proposte concrete di inGenere, e non solo, per cambiare la vita delle donne in Italia, e non solo. Una piattaforma aperta, dalla A alla Z
FGB Learning, in collaborazione con la Fondazione Giacomo Brodolini e InGenere.it, presenta il primo Master in Italia in Gender Equality e Diversity Management.
Sono aperte le iscrizioni per il percorso formativo che inizierà il 16 marzo 2012 a Roma e si propone di qualificare professionisti capaci di leggere i bisogni delle organizzazioni pubbliche e private e di progettare soluzioni che valorizzino la prospettiva di genere.
Ormai è un dato globale; le donne si laureano più e meglio degli uomini. Eppure per loro la laurea non "rende" più che per i maschi, anzi rende di meno. E le donne hanno costi diretti più alti per gli studi universitari. Ma è minore per loro il costo psicologico: fanno meno fatica a studiare
Il gap salariale tra laureati e laureate è dell'11% già all'inizio del lavoro. Una ricerca mostra che non dipende da fattori oggettivi, né dal settore di studi. Anche nella carriera scientifica gli stereotipi sono duri a morire, se non contrastati sul nascere con azioni positive
La ricerca è neutra? Un'analisi dei fondi Prin rivela che solo il 13% del budget per la ricerca va in mano alle donne. Il problema sta alla fonte: sono poche anche quelle che ci provano. Eppure le percentuali di successo non sono scoraggianti