Già deputato dalla 7a alla 11a legislatura, è consulente di Italia Lavoro per gli studi e le ricerche sul mercato delle lavoro, ha pubblicato studi sulle criticità della partecipazione femminile al mercato del lavoro e sulle donne inattive per motivi familiari, sul welfare aziendale, sui giovani che non studiano e non lavorano (Neet), sugli esiti professionali dell'apprendistato e sulle politiche attive del lavoro.
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I centri per l’impiego aiutano ad allineare l’occupazione femminile agli standard europei? I dati dicono di no, soprattutto dove servirebbe di più
Una bozza di legge presentata in parlamento punta a introdurre uno strumento per l'acquisto di servizi universali alla persona, dalla cura dei piccoli all'assistenza agli anziani e alle persone non autosufficienti. Un modello mutuato da una positiva esperienza francese, che potrebbe avere numerosi effetti positivi, in primis per le donne. Ecco quali
Una donna su due al Sud - e quasi 7 su 10 in Campania - risultano "inattive". Cioè non lavorano né cercano lavoro. Ma è un quadro credibile? Nuovi dati rivelano quante sono le donne pronte a lavorare, e perché sfuggono alle statistiche. Il quadro del sud Italia non diventa per questo roseo, ma certo più promettente
Forze di lavoro e non forze di lavoro, e loro componenti, secondo le definizioni statistiche internazionali
A volte le imprese offrono orari flessibili utili per l'organizzazione della vita familiare, oppure servizi di welfare, come i nidi. Ma le donne si avvantaggiano meno degli uomini di queste possibilità, perché hanno minore potere contrattuale in azienda. Il che si vede anche da premi e benefit vari