Occupazione, servizi sociali, parità. L’Unione Europea è stata determinante per introdurre nell’agenda politica degli Stati membri le politiche di genere. Ma quella spinta sembra essersi fermata. Il problema è politico, prima che economico. Se il rischio è che i risultati elettorali spingano verso una dissoluzione dagli effetti devastanti, la speranza è che nel prossimo Parlamento siedano molte più donne disposte a lottare per le pari opportunità e per l’ideale europeo
Europa
Se il jobs act aveva lasciato l’amaro in bocca a chi sperava in un deciso cambio di rotta verso l’uguaglianza di genere, il DEF varato dal Governo lascia ben sperare. Indicazioni importanti arrivano su tre fronti: occupazione, istruzione e rappresentanza nelle liste elettorali. Vediamo quali
L’uguale partecipazione nel processo decisionale è ora più importante che mai per il futuro della vita sociale ed economica dell’Unione. Le elezioni del 2014 al Parlamento europeo sono un momento decisivo. Idee dalla campagna per la parità
A fronte di sei milioni di disoccupati e di dati allarmanti sull'aumento della povertà, il governo spagnolo si occupa di aborto e controllo dei corpi delle donne. E lo fa tornando indietro fino al periodo franchista. Ecco cosa prevede la proposta di riforma presentata dal Partito popolare
La svedese Electrolux non è nuova alle politiche di svalutazione del lavoro e delocalizzazione degli impianti. Nel 2005 è toccato agli operai tedeschi, oggi agli italiani, domani, chissà, ai polacchi. Una storia tutta europea che si dispiega sullo sfondo di un dato sulla disoccupazione senza precedenti, dove le regole non esistono e a vincere sono sempre gli stessi. Cambiare prospettiva sulla domanda può essere il primo passo, per interrompere il circolo.
La questione del sessismo nelle pubblicità è entrata nel dibattito pubblico, ma la regolamentazione dei messaggi è vaga e non vincolante. Tra richiami da parte dei politici e autority delle comunicazioni, a che punto siamo in Italia e in Europa. Una ricerca della Fondazione Brodolini
La Croazia è da luglio il ventottesimo paese dell'Ue. Ha corso negli ultimi anni per allineare le politiche di genere agli standard europei e, per alcuni aspetti, è più avanti di altri paesi aderenti all'Unione. Tanta strada però è ancora da fare, ecco le misure in via di sviluppo
La tendenza al livellamento nell'età di uscita dal lavoro è comune a tutt'Europa. Bisogna evitare di guardare allo "sconto" sull'età per le donne come a un risarcimento del lavoro di cura, confermando così i ruoli dati; e valutare i parametri delle singole posizioni lavorative, che fanno davvero la differenza