
Giornalista, è part-time Assistant Professor all'European University Institute di Firenze, presso il Centre for Media Pluralism and Media Freedom, dove si occupa prevalentemente della dimensione economica del pluralismo dell'informazione. Scrive per Internazionale, collabora con Radio 3. Ha scritto Come siamo cambiati. Gli italiani e la crisi (Laterza, 2015).
ARTICOLI PUBBLICATI
Comincia il viaggio di inGenere dentro le pratiche aziendali per conciliare vita e lavoro. L'intervista ad Alessandra Galeotti, responsabile Sviluppo e Coaching di Hera, colosso delle multiutility del centro Italia, con più di ottomila dipendenti. Di cui, quasi un quarto, donne
Rania Antonopoulos, vice ministro del lavoro greco, ha un piano per uscire dalla crisi che punta su infrastrutture sociali e uguaglianza di genere: Job Guarantee, un piano di assunzioni pubbliche a termine nei servizi sociali. Quali i pro e i contro? Un'analisi in questo articolo, aspettando di vedere cosa succederà sullo scacchiere europeo
Una grazia temporanea per le finanze pubbliche di Italia, Francia e Belgio; e l'annuncio roboante di un piano di investimenti che però ha ben poco dietro la facciata. Forse qualcuno in Europa ha capito di aver imboccato una strada sbagliata, ma non si decide a prenderne un’altra. E nell’attesa, si perde tempo
Più che di amicizia, è una storia di comunanza al femminile quella narrata da Silvia Ballestra nel suo ultimo romanzo. Tra precarietà, morti per disoccupazione e collette per aiutare la scuola pubblica dove sono iscritti i figli , le quattro voci di donne che si susseguono nel racconto dipingono un affresco dell’Italia frantumata di oggi.
La nomina di quattro donne alla presidenza di società pubbliche è sicuramente un fatto storico. Più a livello di immagine che di potere esecutivo. Si sarebbero potuto trovare figure con minor rischio di conflitti d’interesse. Ma se proponessero un blind trust all’americana per fugare ogni sospetto di intrecci, allora sarebbe una vera svolta.
A due anni dal suo varo, la legge sulle quote di genere nei cda dovrebbe essere già realtà. Ma nelle società pubbliche è in gran ritardo. Adesso si arriva al dunque: trecento nomine femminili nelle società pubbliche controllate dal ministero dell'economia, e altre diecimila in quelle locali sparse in tutt'Italia. Tra resistenze, barricate soft, e trucchi per aggirare la legge. Ecco i primi numeri
Brava, competente, preparata, Janet Yellen ha tutte le carte in regola per presiedere la Federal Reserve. Ma è una donna, e l'argomento del genere irrompe nel dibattito sulla politica monetaria. "Colomba", inadatta, manca di "gravitas", per i suoi detrattori. Guarda caso, tutti vicini agli interessi grossi della finanza. Ecco cosa nasconde lo scontro sul sesso della Fed
News - Nel naufragio dell'economia italiana, salgono i numeri dell'occupazione femminile. Sempre più donne cercano lavoro. Pesa la riforma delle pensioni, un mercato del welfare delle badanti che non cala, e una nuova offerta di lavoro femminile nelle strategie delle famiglie per resistere alla crisi. I numeri del rapporto 2013 dell'Istat
Intervista alla teologa Marinella Perroni. "Tutto può cambiare, come si è visto nelle dimissioni di Benedetto XVI e nella loro accorta regia. Ma per il cambiamento è necessario che la Chiesa accolga la soggettività femminile. Una svolta che va ben oltre il sacerdozio alle donne"
L'austerità fa bene, a tutti e per tutti. Il mantra di una generazione di tecnocrati ed economisti messo a dura prova nell'eurozona: dove più si taglia, più cresce il debito in rapporto al reddito. E adesso ribaltato anche dal Fmi di Christine Lagarde
"Per una rivoluzione fiscale". In un brillante pamphlet, Landais, Piketty e Saez spiegano come ricostruire dalla base le tasse. E dicono no al quoziente familiare: penalizza le donne che lavorano, e porta il fisco a entrare in scelte personali da cui dovrebbe restare fuori. Un dibattito francese, che parla molto anche a noi
Dai 41 ai 119 euro al mese, e anche oltre. I dati Istat permettono di vedere come, a quattro anni dalla laurea, tra i neodottori che hanno trovato lavoro si sia già aperto un gap di genere: le donne guadagnano meno. Occhio a questi numeri, e soprattutto alla facoltà che si sceglie...