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Quante donne in Italia hanno raggiunto vertici di potere nella pubblica amministrazione? Una ricerca di Openpolis fa il punto sul gender gap nelle istituzioni

Il gender gap
delle istituzioni

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Foto: Unsplash/ Sharon McCutcheon

Gender gap e potere amministrativo, una ricerca di Openpolis mostra quante donne in Italia hanno raggiunto vertici di potere nella pubblica amministrazione. La prima considerazione che salta agli occhi è la diversità di rappresentanza femminile nei vari ministeri: a spiccare quanto a donne nei posti che contano c’è il ministero della giustizia, con ben 3 dei 4 dipartimenti di cui è formato che vedono proprio le donne in ruoli guida. La ricerca sottolinea la particolarità di questo dato, se è vero infatti che a ricoprire il ruolo di capi di dipartimento del ministero sono magistrati, è proprio nella magistratura che le donne incontrano i maggiori ostacoli di avanzamento professionale.

I numeri di Openpolis parlano chiaro: seppure attualmente le donne magistrato sono più numerose degli uomini, attestandosi al 54% contro il 46% degli uomini, se si guardano i magistrati con ruoli direttivi si riscontrano ben 42,8 punti di divario fra uomini e donne. Ma contro ogni aspettativa, il fatto che le donne siano sottorappresentate negli incarichi semidirettivi e direttivi, non ha poi impedito una rappresentanza forte ai vertici del ministero.

A scorrere la classifica di ministeri in cui le donne superano gli uomini nella dirigenza dei ministeri si vede come queste guadagnino una quota appena superiore al 50% al ministero del lavoro e al ministero dei beni e delle attività culturali. Mentre uomini e donne sono rappresentati in maniera equa presso il ministero dell'economia e delle finanze, il ministero dell’istruzione e quello delle infrastrutture e dei trasporti.

Netta invece la prevalenza degli uomini ai vertici del ministero dello sviluppo economico (appena il 25% di dirigenti donne), di quello dell’interno, della salute, e degli affari esteri. In questi ultimi tre ministeri, fa notare Openpolis, le donne dirigenti non oltrepassano quota 20%.

La rappresentanza femminile guadagna però terreno presso Palazzo Chigi, con un 42,86% di dirigenti donne.

Le cenerentole della classifica, quanto a donne con incarichi di vertice, sono il ministero dell’ambiente, il ministero delle politiche agricole, il ministero della difesa: qui la rappresentanza femminile al potere è pari a zero.

Fa storia a sé il ministero dell’università, con una struttura separata da quella del ministero dell’istruzione, con il ruolo di segretario generale assegnato a Maria Letizia Melina, e gli altri incarichi alla data della ricerca (novembre 2020) ancora da assegnare.

I ruoli di vertice in cui è più frequente trovare una donna spiega Openpolis sono quelli legati all'organizzazione, al personale e alle risorse umane. Su 14 ministeri 11 hanno direzioni generali o dipartimenti che indicano già dal nome che la struttura si occupa di questo tipo di attività. Tra questi 7 sono gestiti da dirigenti donne”.

La ricerca di Openpolis – che nell’analisi della rappresentanza femminile nei vari ministeri ha preso in considerazioni i capi dipartimento, i segretari generali e i direttori generali, oltre che, per la presidenza del consiglio, il segretario generale, i vice, i capi dipartimento, i capi degli uffici e, per il ministero della difesa, il segretario generale e i capi di stato maggiore – si inscrive in un vasto filone di ricerca su donne e potere.

Da poco uno studio del think thank Orizzonti politici, ad esempio, ha messo insieme i numeri sul gender gap in politica sia a livello europeo che italiano. Nello studio si ricorda come in Italia, in 70 anni di storia repubblicana, tenendo conto delle donne a capo delle commissioni parlamentari, su 450, soltanto 30 sono state quelle permanenti presiedute da una donna.

Insomma, per le donne continua a presentarsi, da anni, la medesima difficoltà: raggiungere posizioni di leadership in politica. Se si guarda all’attuale situazione amministrativa, in qualche ministero si registra un cambio di passo, ma non in tutti.

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