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Ma il Vicariato non apprezza. E l’autorità della famiglia? E i modelli sicuri? Dove si va a finire? Una testimonianza in prima persona
Ogni scienziato con formazione di alto livello ci costa 500 000 euro, che poi regaliamo ad altri paesi. Esportiamo talenti e non riusciamo ad attrarne: l'European Research Council ha assegnato 312 borse, ma un solo ricercatore straniero ha scelto un'istituzione italiana per svolgere i suoi studi. Andiamo a vedere chi ha vinto le borse e dove ha deciso di svolgere la propria ricerca.
Donne senza podio: qualche giorno fa il New York Times ha denunciato la discriminazione nelle direzioni d'orchestra. Qui approfondiamo il tema, andando a guardare i numeri sin dal conservatorio. Perché le donne sono al 90% nelle classi di arpa, e a meno del 2% in quelle di bassotuba? Esistono strumenti "femminili"? Buona lettura, e buon ascolto
I dati sulle competenze degli adulti hanno diffuso sconforto per le notizie negative: i ritardi degli adulti italiani nella lettura e nella matematica. Ma c'è un fatto positivo: le donne hanno recuperato tutto lo svantaggio, e anzi sono in sorpasso. Merito delle nuove generazioni, e di una capacità maggiore di tenere aperta la mente. Anche da disoccupate
Dopo l'autogol di Guido Barilla con le sue famiglie imbalsamate nella tradizione, è sempre più evidente l'importanza di una visione che comprenda le differenze e le diversità. Ma come può un gruppo dirigente uniforme per genere, età, cultura, orientamento sessuale e religione avere le chiavi per comprendere e interagire con successo in un mondo che uniforme non è?
Quota 0,001%. Gli studi di genere incidono pochissimo sull'offerta formativa delle nostre università. Impietoso il paragone con gli Usa (1097 corsi in Women Studies). Ecco una mappa di come e dove si studia in una prospettiva "gender sensitive" nelle nostre università
Nel 2008, con l'introduzione del sorteggio, i concorsi si sono aperti un po' di più. Cosa succede adesso con i criteri Anvur sulla valutazione? Una ricerca mostra i rischi di un nuovo gender gap, stavolta bibliometrico; salvo strategie di adattamento ai requisiti richiesti, nelle quali le aspiranti prof hanno mostrato una certa rapidità
Il grande balzo in avanti delle ragazze laureate è avvenuto in pochi anni. Nel 2010, ha preso la laurea il 26,3% delle donne tra i 25 e i 29 anni, e solo il 17,4% dei coetanei maschi. E il "gender ratio" in questo campo è il più alto d'Europa - stavolta a favore delle donne. Ma il mercato del lavoro non segue
Un gruppo di studiose ha lanciato l'appello "Che genere di concorso", dopo aver letto il bando di per le nuove cattedre: tra i 35 autori considerati più rappresentativi della letteratura italiana c'è una sola donna. Non si tratta di introdurre le quote rosa nei libri di testo, ma di immergere la scuola italiana nella realtà
Dai 41 ai 119 euro al mese, e anche oltre. I dati Istat permettono di vedere come, a quattro anni dalla laurea, tra i neodottori che hanno trovato lavoro si sia già aperto un gap di genere: le donne guadagnano meno. Occhio a questi numeri, e soprattutto alla facoltà che si sceglie...
L'ultima leva di laureati sta già pagando il prezzo della recessione, con un calo delle opportunità di lavoro. E il gap di genere resta alto, soprattutto per gli indirizzi a maggior rischio disoccupazione: geo-biologico, giuridico, letterario e linguistico