Valentina Gualtieri

Valentina Gualtieri si è laureata in Scienze statistiche ed economiche ed è ricercatrice presso l’Inapp. La sua attività di ricerca si concentra prevalentemente sull’analisi del mercato del lavoro e dell’esclusione sociale. In particolare si occupa di temi relativi ai rendimenti  del capitale umano e del capitale sociale, alla disuguaglianza salariale e alla qualità del lavoro. Nel passato ha prestato servizio per Eurostat, Istat e Invalsi. È stata inoltre consulente per il ministero dell’istruzione e per il ministero del lavoro e delle politiche sociali.

 

Articoli pubblicati

Gli ultimi da dati sul part time nel settore pubblico e privato confermano le debolezze strutturali del nostro sistema produttivo, che penalizza ancora soprattutto l’occupazione delle donne. Un'analisi di genere

Articolodisuguaglianze - lavoro - pandemia - part-time

SPECIALE EUROPA. Poco interessati alla politica, razzisti e sfiduciati nei confronti dell'Unione europea. Un'indagine internazionale fornisce il triste ritratto degli italiani di oggi

ArticoloEuropa - migrazioni - politiche

Reddito di base, povertà, sussidi di disoccupazione. Un'indagine europea svela cosa pensano donne e uomini residenti in Italia

Articolodiritti - lavoro - povertà

Quando si pensa alle differenze di genere nel mercato del lavoro si finisce spesso per parlare di posti occupati e retribuzioni, quasi mai, soprattutto in tempi di crisi, ci si interroga sulle condizioni e sulla qualità dell'occupazione. E invece bisognerebbe ripartire da qui

Articoloconciliazione - lavoro - stereotipi

Conciliare tempi di vita e tempi di lavoro non è solo una questione privata, ha a che fare con le politiche del lavoro e con le scelte delle imprese. Cosa dicono i dati Inapp su differenze di genere e genitorialità

Articololavoro - imprese - politiche - conciliazione

Gli effetti della crisi a un anno dall'entrata in vigore del Jobs Act. Uno sguardo di genere sul mercato del lavoro a partire dagli ultimi dati disponibili

Articolocrisi economica - lavoro - politiche

Matematica, astronoma, filosofa, tra le prime donne di scienza dell'antichità, Ipazia d'Alessandria anticipò il metodo sperimentale nello studio del cosmo. La sua autorevolezza le costò la vita

Articolopioniere - scienza - storie

Le donne italiane si distinguono dai colleghi maschi per percorsi formativi più brillanti, ma quante sono quelle che nel mercato del lavoro ricoprono posizioni di comando?

Articolodisuguaglianze - lavoro - pari opportunità

In tempi di crisi avere un lavoro è considerata una fortuna, e si finisce per non prestare attenzione alla qualità. Le analisi più recenti spiegano cosa fa di un lavoro un "buon lavoro"

Articolobuone pratiche - conciliazione - imprese - lavoro

Più istruite e brave dei colleghi, meno presenti ai posti di comando. Tutti i numeri delle barriere di genere nel mondo della imprenditorialità e del lavoro autonomo in Italia

Articolodisuguaglianze - imprese - lavoro - pari opportunità

Le differenze salariali di genere sono molto più marcate nel settore privato rispetto a quello pubblico. Se in quest'ultimo il gender pay gap è di 270 euro nel primo la discrepanza sale a ben 440 euro. Numeri da tenere in dovuta considerazione visto che, con la crisi, per le donne è sempre più difficile lavoro nel pubblico impiego

Articolopay gap

Un’indagine condotta dall’Isfol rivela che le donne sono più penalizzate in termini di reddito, stabilità e possibilità di decidere in autonomia. Per gli uomini, invece, gli svantaggi arrivano da orari, minore possibilità di socializzare e condizioni fisiche più dure

Articololavoro - retribuzioni

Raggiungere il più alto livello di istruzione è un buon investimento per tutti, uomini e donne, almeno per trovare lavoro. Diverso il discorso quando si vanno a guardare le retribuzioni: a parità di dottorato il reddito da lavoro delle donne è inferiore a quello degli uomini di 5.000 euro all’anno. Uno studio spiega cosa determina questa differenza

Articoloistruzione - lavoro - pay gap - retribuzioni

Si dice "il soffitto di cristallo", per indicare il blocco alle carriere femminili. Ma un'analisi dei numeri italiani induce a fare le dovute distinzioni, a seconda di chi è il datore di lavoro. Il pubblico impiego è più paritario e vede una maggior presenza di donne qualificate. Perché nel nostro privato si butta via tanto capitale umano?

Articololavoro

L'inattività delle donne cresce al primo figlio, e aumenta se ne arrivano altri. Allo stesso tempo le madri non occupate manifestano l'intenzione di tornare a lavorare. Ma a quali condizioni? Una ricerca Isfol sostiene le ragioni di chi chiede orari ridotti, più servizi e maggiore flessibilità "buona"

Articololavoro