Istruzioni per uscire dalla crisi
La crisi innescata dalla pandemia è una crisi di genere perché ha colpito le donne più di tutti, a diversi gradi e livelli. Analizziamo quali sono stati gli effetti di questo processo in termini di occupazione e forniamo proposte per accedere ai fondi europei per la ripresa, tenendo conto delle competenze delle esperte
Per arrivare a politiche pubbliche più eque, abbiamo bisogno di analisi che riflettano la complessità della realtà in cui viviamo e applicare un approccio femminista all’intero ciclo di vita dei dati. Period Think Tank lancia una campagna rivolta alle istituzioni
Dall’entrata in vigore del DL 93/2013, che ha posto le basi dell’attuale sistema antiviolenza, il Dipartimento per le pari opportunità (DPO) ha destinato il 75% delle risorse riservate a interventi di protezione. Solo il 14% è stato programmato per la realizzazione di interventi di prevenzione, il...
Quanto investirà l'Italia in gender equality per uscire dalla crisi? Prime note sul Piano nazionale di ripresa e resilienza. Un estratto dall'ultimo Social Cohesion Paper di Ocis, Osservatorio internazionale per la coesione e l'inclusione sociale
Per partecipare ad appalti e bandi di gara, i progetti che vorranno accedere ai fondi stanziati dal piano nazionale di ripresa dovranno dimostrare di contare su un 30 per cento di giovani e donne. Non è una scelta, ma una condizione. Vediamo cosa significa
Non usciremo dalla pandemia finché le politiche sanitarie non terranno conto della situazione nei paesi più poveri del mondo. Il Network italiano salute globale ci racconta perché è indispensabile guardare alle connessioni tra genere, salute e povertà
Dopo un anno di pandemia, con gli stravolgimenti che ne sono seguiti per l'organizzazione del lavoro, i dati ci parlano di uno squilibrio persistente nella gestione del tempo e dei carichi di cura all'interno delle famiglie. Un'occasione persa per cambiare?
Più precarie tra gli indipendenti, spesso a termine tra i dipendenti, le donne lavorano nei settori più penalizzati dai lockdown. Come la pandemia ha colpito l'occupazione femminile in Italia, un'analisi a partire dai dati dell'ultimo rapporto integrato sul mercato del lavoro
Ripresa: la valutazione di genere richiede chiarezza. Le parole non bastano, servono i numeri. Cominciamo da un obiettivo preciso, per avvicinarci alla media europea e uscire dalla crisi servono 1.554.503 occupate in più
Nel suo discorso al Senato, il nuovo presidente del consiglio Mario Draghi ha messo al centro delle politiche di contrasto al divario di genere la risoluzione delle disparità salariali. Ma se non si interviene prima su quote e occupazione femminile, rischia di essere un discorso buttato al vento
Nel suo discorso al Senato, il nuovo presidente del consiglio Mario Draghi ha messo al centro delle politiche di contrasto al divario di genere la risoluzione delle disparità salariali. Ma se non si interviene prima su quote e occupazione femminile, rischia di essere un discorso buttato al vento
La crisi generata dalla pandemia ha messo a dura prova le famiglie. Che misure hanno adottato i paesi dell'Unione europea in termini di congedi e condivisione dei carichi di cura
Il nuovo governo ha giurato. E non solo le donne sono poche e in maggioranza "senza portafoglio", ma a sinistra sono scomparse. Serve una reale mobilitazione di tutte, per non rimanere fuori
Il nuovo governo ha giurato. E non solo le donne sono poche e in maggioranza "senza portafoglio", ma a sinistra sono scomparse. Serve una reale mobilitazione di tutte, per non rimanere fuori
Il piano del governo per la ripresa parla esplicitamente di impatto di genere, ma continuano a mancare tre elementi: i risultati da raggiungere, la valutazione ex ante e un legame effettivo con i progetti. Suggerimenti operativi per uscire dalle etichette ed entrare nel merito
Il piano del governo per la ripresa parla esplicitamente di impatto di genere, ma continuano a mancare tre elementi: i risultati da raggiungere, la valutazione ex ante e un legame effettivo con i progetti. Suggerimenti operativi per uscire dalle etichette ed entrare nel merito
Pubblichiamo l'intervento che inGenere ha portato all'Audizione informale presso le Commissioni riunite V (Bilancio) e XII (Affari sociali) della Camera dei Deputati, nell’ambito dell’esame della Proposta di Piano nazionale di ripresa e resilienza
La ripresa ha bisogno di strumenti concreti per l'inclusione e le pari opportunità. Gli strumenti esistono, le esperte anche. Serve una governance istituzionale forte, capace di produrre un impatto reale sulle donne
La ripresa ha bisogno di strumenti concreti per l'inclusione e le pari opportunità. Gli strumenti esistono, le esperte anche. Serve una governance istituzionale forte, capace di produrre un impatto reale sulle donne
Ripresa: quella che nel piano nazionale viene chiamata "valutazione di impatto di genere" resta l’ennesima etichetta vuota, spostando dal piano della programmazione a quello della sorte l’occasione storica di contribuire a una crescita economica equa ed efficiente
Ripresa: quella che nel piano nazionale viene chiamata "valutazione di impatto di genere" resta l’ennesima etichetta vuota, spostando dal piano della programmazione a quello della sorte l’occasione storica di contribuire a una crescita economica equa ed efficiente
Il governo propone 2 miliardi da destinare alla cura all'infanzia per la ripresa. Ma le simulazioni sui costi mostrano che non sarebbero sufficienti. Per progettare investimenti sostenibili serve la competenza delle esperte
Valutazione d'impatto di genere e infrastrutture sociali sono parole chiave per la ripresa, eppure nel piano nazionale non si vedono progetti e conti precisi. Ecco perché il programma di investimenti che l'Italia presenterà alla Commissione europea proprio ancora non va, le donne non sono un capitoletto
"Più casa, meno lavoro. O meglio: meno lavoro retribuito. L’impatto del Covid-19 sulle donne è netto e prende la stessa direzione in tutto il mondo" ne scrive Roberta Carlini su Il Bo Live, testata dell'Università di Padova. "Tant’è che in direzione esattamente opposta a quella della crisi del 2008...
Nei prossimi giorni Parlamento europeo e Consiglio dell’Unione europea firmeranno il bilancio europeo per il 2021, un passaggio importante e connesso a quello sui fondi per la ripresa, anche e soprattutto in termini di politiche legate al genere. Vediamo cosa significa
La ripresa in Europa deve passare necessariamente per la parità. Il commento di Beatrice Covassi, Ministra consigliera presso la Delegazione dell'Unione europea a Londra, ai dati del nuovo rapporto dell'European institute for gender equality
Ripresa: la strategia proposta dal Forum permanente per le pari opportunità di genere del Consiglio nazionale economia e lavoro. Un estratto dal documento appena diffuso e intitolato Next generation Eu per le pari opportunità di genere
Il settore dello spettacolo chiede più tutele e diritti per professioni da troppi anni relegate all'instabilità. Oggi sono soprattutto le artiste a rischiare per la crisi innescata dalla pandemia
Seppur citata, la visione di genere resta marginale nel piano nazionale proposto dal governo per la ripresa. Osservazioni critiche e una proposta per ripartire dall'occupazione femminile
Dati e ricerche pubblicati negli ultimi mesi confermano che la crisi generata dalla pandemia colpisce le donne più che gli uomini. Ripartire dalle infrastrutture sociali è il primo passo per una ripresa ribelle e femminista
Molti paesi, terrorizzati dall'idea di aumentare le spese, stanno optando per misure di austerità fiscale. Un errore che non possiamo permetterci, o a pagare saranno soltanto le donne. Il commento di Magdalena Sepúlveda dal Cile
Crescita ferma e aumento costante delle disuguaglianze: è questo lo scenario che fa da sfondo all'arrivo dei soldi del Recovery Fund. I fondi disponibili sono paragonabili al Marshall Plan dopo la seconda guerra mondiale. Ma perché sia una vera opportunità servono progettualità, visione e un nuovo paradigma economico. Le nostre proposte.
Due economiste spiegano in un rapporto perché il piano per la ripresa appena presentato dalla Commissione europea non tiene conto delle differenze tra donne e uomini nella crisi da Covid19
Le misure adottate dai governi per controllare la diffusione del Covid-19 stanno aumentando il divario di genere, non solo in termini di occupazione, ma anche di equilibrio tra vita e lavoro e di sicurezza finanziaria, il tutto a svantaggio delle donne. Lo conferma un'indagine europea
Negli ultimi tre mesi in tutto il mondo docenti, esperte, ricercatrici, leader politiche si sono messe a lavoro negli istituti di ricerca, nelle università, dentro e fuori dalle istituzioni, per costruire una risposta femminista alla crisi innescata dalla pandemia. Abbiamo raccolto per voi dati,...
Considerare l’impatto di genere nelle politiche di rilancio è fondamentale per superare le disuguaglianze strutturali che pervadono le nostre società e muoversi verso una reale ripresa economica. Lo dicono le economiste femministe, ma non solo
La recessione innescata dalle misure di contenimento della pandemia sta avendo un impatto specifico sulla partecipazione delle donne al mercato del lavoro. Il commento a partire dagli ultimi dati su occupati e disoccupati in Italia
Le giovani donne rischiano di essere le più penalizzate dalla crisi da coronavirus in Italia, in particolare nel settore della ristorazione e del commercio al dettaglio che negli ultimi anni aveva svolto una funzione "cuscinetto"